Gazzetta di Reggio

EVENTO

La Polveriera si presenta alla città

La Polveriera si presenta alla città

Taglio del nastro con il presidente della Regione Bonaccini e poi quattro concerti, drink e food

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REGGIO EMILIA. Un edificio vuoto, uno spazio abbandonato, un luogo dismesso che torna a nascere. Ma anche uno sguardo rivolto verso il domani, che suggerisce un’idea di futuro diversa. Sta accadendo in Polveriera.

Un progettto nato dall’ interesse di voler riqualificare una parte di storia della nostra città, l’area dell’ex-polveriera, porzione superstite della vecchia Piazza d’armi di Reggio Emilia.

Venerdì 10 luglio la Polveriera aprirà il suo cantiere per far scoprire ai cittadini un progetto che è un sogno, dove pubblico e privato collaborano in modo virtuoso per far rivivere un’area storica che diventerà un luogo d’incontro e aggregazione, un laboratorio attivo di cultura sociale: caffè, aperitivi, ristoranti, negozi, sedi e uffici di aziende, cooperazione sociale, orto urbano e panchine, ma anche laboratori differenti e luoghi di accoglienza per disabili.

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Per l’inaugurazione dell’evento ci sarà l’intervento di Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia Romagna. Poi food, drink e live music accompagneranno la serata dalle 20 alle 00.30.

Il catering sarà curato dalla cooperativa sociale il Girasole e da Eleonora Stranieri, catering consultancy.

Il cantiere si accenderà per una notte con le note di quattro gruppi musicali sotto la direzione artistica di Olivier Manchion in collaborazione con Promusic.

Dalle 20 alle 20.30 e poi dalle 21.50 alle 22.30 ci sarà Shake your hips baby (Boogie Blues),con Antonio Pollina “Nato”, Ivan King, Frank Fedi e Luca Maini. Con la musica di Slim Harpo, Bo Diddley, Chuck Berry, Big Joe Turner, Rufus Thomas, Muddy Waters, Little Walter. Il boogie blues di campagna degli Shake your hips, baby è puro ritmo nero.

Tra le 20.30 e le 21.45 ad esibirsi saranno gli Empatee du Weiss (Ska/jazz). Il gruppo reggiano ad oggi è composto da Andrea Calcagnini, Samuele Riva, Davide Ferretti, Alessandro Finotto, Daniele Nasi, Daniele Rapisarda, Matteo Ranellucci.

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Il gruppo è strumentale, composto da sezione ritmica e sezione di fiati che creano una mescolanza di sonorità che prende l’irriverenza dello ska, la ricercatezza del jazz, il caos delle musiche balcaniche e la tranquillità del reggae per creare spettacoli da ballare e da curiosare, lasciandosi trasportare dalle atmosfere che si vengono a creare per empatia fra il pubblico ed i musicisti.

I Toxic love (Art-rock) saranno sul palco tra le 22.35 e le 23.35. Riletture di brani di Velvet Underground, Lou Reed, Nico. Con Angela Baraldi, Corrado Nuccini, Emanuele Reverberi. Sogni infranti riflessi su stivali di pelle brillante, l’amore, il vizio, i bassifondi della Grande Mela, il tutto rivisto attraverso le canzoni che hanno segnato un’epoca, all’insegna del connubio tra ricerca musicale e sperimentazione.

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Gran finale Alle 23.55 con La grande orquestra de la muerte ( Rock & visuals). Un collettivo di musicisti che compone ed esegue dal vivo le colonne sonore originali dei video prodotti dalla Martinenfabrik.