Gazzetta di Reggio

Gli scatti di Zavattini jr tra cinema e società

di Miriam Figliuolo
Gli scatti di Zavattini jr tra cinema e società

Fino al 28 marzo oltre 170 opere, molte delle quali inedite

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ROMA. Non solo arte, ma anche uno spaccato sulla società del decennio che va dal 1950 al 1960. In Italia, con una particolare sensibilità alla vita di strada e alla condizione dei bambini; ma anche in Thailandia – rarissime le immagini scattate da italiani in quel periodo in quel paese – e persino a Cuba, con un inedito Ernesto «Che» Guevara immortalato durante un incontro fortuito.

Scatti che ritraggono anche i grandi, quelli del cinema di allora e di sempre – Federico Fellini, Vittorio De Sica, Marcello Mastroianni, Sofia Loren –, in altrettanto inediti momenti, quelli forse più intimi e veri, durante le pause delle riprese.

Sono autentici gioielli, quelli che si offrono alla vista dei visitatori, le foto scattate tra il 1950 e il 1960 appunto, da Arturo Zavattini, figlio di Cesare, nato a Luzzara nel 1930, in mostra fino al 28 marzo, al museo nazionale delle Arti e Tradizioni popolari dell’Istituto centrale per la Demoetnoantropologia in piazza Guglielmo Marconi a Roma (info: www.idea.mat.beniculturali.it).

Titolo della mostra è “AZ – Arturo Zavattini fotografo Viaggi e cinema, 1950-1960”. Sono 178 le fotografie, di grande formato e la maggior parte inedite, esposte nella bellissima antologica ideata e curata da Francesco Faeta e Giacomo Daniele Fragapane che mostrano un aspetto della produzione di Zavattini jr forse un po’ meno conosciuto.

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Più noto invece, Arturo Zavattini, per la sua attività di operatore cinematografico e direttore della fotografia di molti film importanti (e del resto moltissime delle foto esposte sono state scattate nelle pause e ai margini delle lavorazioni) anche con cast internazionali, e come fotografo in ambito etnografico (accompagnò Ernesto De Martino in una storica spedizione in Lucania nel 1952).

Le immagini esposte furono scattate a Tricarico, Roma, Napoli e altre città italiane, ma anche a Bangkok, a Phetchaburi e nel nord della Thailandia, a latere delle riprese di “La diga sul Pacifico” di René Clément; e ancora a Cuba per la lavorazione di Historias de la Revoluciòn di Tomas Gutierréz Alea. Tutto da leggere il catalogo con testi critici dei curatori e altri studiosi, edito da Contrasto.