Gazzetta di Reggio

C’era una volta il cinema in centro storico

di Martina Riccò
C’era una volta il cinema in centro storico

Reggio Emilia, sono passati 10 anni dalla chiusura delle ultime sale e da allora non è stato fatto nulla, solo Al Corso e il Cristallo resistono

01 novembre 2016
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REGGIO EMILIA. Il vecchio – almeno all’epoca mi appariva così – apriva la porta, ti accoglieva con un sorriso e ti accompagnava fino alla sala. Non c’era mai molta strada da fare, quando andava bene si poteva scegliere tra due film: uno a destra e uno sinistra, oppure uno in basso e uno al piano di sopra. Una volta raggiunta la soglia si proseguiva da soli, biglietto strappato in mano, contando le poltroncine rosse e facendo scricchiolare il parquet.
Quanto tempo è passato da quando il cinema ha smesso di fare quel rumore? Per quanto riguarda Reggio, più o meno dieci anni. Sembra ieri, è vero, eppure era l’agosto del 2006 quando il Boiardo – che si trovava sotto l’isolato San Rocco, lo diciamo per i più giovani – fu messo in vendita. E fu un vero colpo. «Peccato – confidò alla Gazzetta l’allora assessore Mimmo Spadoni – perché in questo modo si perde un luogo importante di socializzazione».

E il Boiardo era solo una delle ultime sale cinematografiche reggiane ad aver chiuso per sempre i battenti. Dal 2000 – anno in cui Adalberto Bianchi decise di chiudere il suo cinema Al Corso – al 2007, fu una vera e propria morìa. Nel 2005 gettarono la spugna le due sale dell’Alexander, nel 2006 la serranda si abbassò sul D’Alberto oltre che sul Boiardo. Nel 2007, infine, toccò all’Ambra.
«Cosa diventeranno gli anbienti cinematografici dismessi?», ci si chiedeva all’epoca. E Spadoni sulla Gazzetta rispondeva: «Ascolteremo le proposte dei futuri proprietari, ma la nostra intenzione è quella di mantenere almeno 3-4 locali in centro con questa destinazione. Li giudichiamo presidi importanti per la vita cittadina».
Ma nonostante le proposte e gli appelli fatti allora, e ripetuti in questi anni, le serrande non si sono più rialzate, per la gioia dei ragni che hanno costruito castelli tra le maglie delle inferriate. E così Reggio ha conquistato un triste primato, voltando le spalle a quelle sale – intime e magiche – in cui ogni reggiano, almeno una volta, è andato a divertirsi con gli amici, o a sfiorare la mano tremante del “primo amore” (incoraggiato dal buio).
Un po’ di speranza l’ha data nel 2008 la riapertura del cinema Al Corso, baluardo (insieme al Cristallo) del tempo che fu. Ma ogni anno sono sospiri di sollievo quando il portone si apre e le bacheche si riempiono di locandine colorate.

È per chi ama il cinema e non si arrende all’idea di averlo – praticamente – perso a Reggio, ma anche per invogliare più persone possibili ad avvicinarsi alla settima arte che viene organizzato il “Reggio Film Festival”. La manifestazione, giunta alla 15esima edizione, quest’anno festeggerà il traguardo con un programma ricchissimo dal 3 al 14 novembre. Il tema del festival sarà il viaggi, con cortometraggi internazionali provenienti da ogni parte del mondo.

Grande novità di quest’anno sarà il Cinebus, un progetto a cura del Teatro dell’Orsa, che prevede un attraversamento in autobus della città in compagnia di attori che racconteranno storie di cinema, di ieri e di oggi, evocando i fasti degli esordi, gli aneddoti e le memorie.
In attesa che il festival inizi e il Cinebus parta per la sua corsa nella storia, vi accompagneremo con qualche “chicca” cinematografica, tra articoli e foto d’epoca. Un modo per rendere omaggio alle nostre amate sale. E in futuro, chissà...