La Belle Époque di Toulouse-Lautrec
A Torino una retrospettiva su un artista innovativo e provocatorio
TORINO. Con circa 170 opere, tutte provenienti dalla collezione dell’Herakleidon Museum di Atene, Palazzo Chiablese a Torino celebra con una grande retrospettiva Toulouse-Lautrec, l’aristocratico bohémien considerato il più grande creatore di manifesti e stampe tra il XIX e XX secolo.
La mostra, aperta fino al 5 marzo 2017, è molto ben allestita e consente di immergersi nel clima spensierato della Parigi di fine ’800. L’esposizione,organizzata dai Musei Reali di Torino e Arthemisia Group, si preoccupa di contestualizzare le opere dell’artista. La visita può essere fatta in 90 minuti (è consigliabile avvalersi dell’audiguida). Il viaggio a Torino, raggiungibile da Reggio in due ore con l’alta velocità, fornisce anche l’occasione per ammirare il Palazzo Reale e i suoi musei (oltre al noto Museo Egizio). Palazzo Chiabalese si trova nella stessa piazza della storica dimora sabauda.
Il percorso della mostra illustra l’arte eccentrica e la ricercata poetica anticonformista e provocatoria - tra le più innovative tra Ottocento e Novecento - di uno degli artisti oggi più apprezzati e ammirati; un’anima da “artista tormentato” fin dall’infanzia e non adeguatamente “riconosciuto”, seppur pervaso da un fortissimo slancio ottimista e dalla consapevolezza della bellezza della vita. Una bellezza semplice, dai contorni volutamente sfumati e da vivere in momenti dissoluti, dai colori forti e spregiudicati e priva di abbellimenti, nei disegni come nelle tinte.
Nessuno, dopo di lui, è stato in grado di rendere così “perfetto” il volto dell’imperfezione. È questo il suo stile. In mostra litografie a colori, disegni a matita e a penna, grafiche promozionali e illustrazioni per giornali diventati emblema di un’epoca indissolubilmente legata alle immagini dell’aristocratico visconte Henri de Toulouse-Lautrec. Per maggiori informazioni e orari visitare il sitowww.mostratoulouselautrec.it; biglietti 13 euro intero, 11 ridotto. (j.d.p)
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