Le streghe buone in mostra a San Martino in Rio
Enrico Rossi ha immortalato i rituali antichi delle guaritrici, le fotografie saranno esposte nella rocca estense fino all'11 giugno
SAN MARTINO IN RIO. Guaritrici, segnatrici, o anche “medgùne” in alcune zone. Tanti nomi, quasi uno diverso per ogni paese e territorio, testimonianza di una tradizione antichissima, diffusa e radicata, che unisce costumi popolari, e culti religiosi addirittura di origine precristiana.
Pochi lo ammettono, ma molti si sono affidati almeno una volta, o continuano a farlo, a queste pratiche lontane, ma un tempo considerate alla stregua di medicina vera e propria. Chi non ha mai sentito parlare dei segnatori, o più spesso segnatrici? Antonella Bartolucci, da più di 20 anni ricercatrice nel campo dell'antropologia culturale, descrive tutto nel suo terzo saggio "Le streghe buone", un volume che porta i lettori nel mondo delle guaritrici che, attraverso le loro tecniche terapeutiche, hanno come obiettivo primario il corpo.
La ricerca di Antonella inizia tra il 1992 e il 1995 sul territorio di San Martino in Rio e Correggio per poi aggiornarsi nel corso degli anni. L’ultimo saggio raccoglie dati e nominativi di guaritrici provenienti da diverse regioni, con l’obiettivo di verificare la sopravvivenza e le mutazioni della medicina popolare, ma anche di valutare se e in che modo internet abbia influito sulle pratiche terapeutiche e sul rapporto guaritore-paziente. Ne emerge che il ricorso alla medicina tradizionale, quale alternativa alla medicina ufficiale, è più vivo che mai.
Il fotografo Enrico Rossi, collaboratore della Gazzetta di Reggio, ha accompagnato l'autrice nelle sue ricerche, documentando i simboli e i gesti specifici dei diversi rituali di segnatura. L’attenzione del fotografo si concentra soprattutto sulle mani, mani di donne, segnate dal lavoro e dalla fatica nei campi ma capaci di compiere movimenti leggeri e sicuri durante le pratiche rituali.
La mostra fotografica di Enrico Rossi è allestita nel Museo dell’Agricoltura e del Mondo Rurale fino a domenica 11 giugno.