Il sassofonista Francesco Montisano: «Ho suonato con Morandi: è incredibile, da studiare»
Il sassofonista "Chicco" Montisano racconta il tour “D’amore d’autore”. «Gianni ha un’energia contagiosa, una competenza e sensibilità senza uguali»
REGGIO EMILIA. «È stata un’esperienza incredibile, una lezione di musica, una lezione di vita. Gianni Morandi ha una carica contagiosa, è un professionista pazzesco». Abbiamo raggiunto telefonicamente Francesco “Chicco” Montisano allo “scoccare” delle venti date nei palazzetti di tutta Italia, dove ha suonato al fianco di Gianni Morandi per presentare l’ultimo disco “D’amore d’autore”, che coincide anche con i sessant’anni di carriera di Morandi.
Sassofonista e produttore reggiano, Montisano da oltre dieci anni è autore e compositore Rai: ha realizzato musiche per diversi programmi radiofonici e televisivi, quali Ballarò, Uno Mattina e gli spot del Canone Rai e App Rai.tv 2013. Ha suonato con diversi artisti: da Andrea Mingardi ad Antonella Ruggiero, da Michael Bublè, a Mario Biondi ed Amii Steward. E nell’ottobre 2012 ha fondato a Reggio il Professional Music Institute, una scuola di formazione e perfezionamento musicale che lo scorso anno ha aperto una seconda sede a Barco di Bibbiano. La sua carriera professionale si è poi incrociata stavolta con quella di Morandi.
Com’è nata questa esperienza?
«Sono stato contattato un po’ all’ultimo – ci racconta –. Gianni ha voluto formare un gruppo completamente nuovo e il primo giorno delle prove ha espresso il desiderio di avere un sassofonista. Ha chiamato inizialmente Marco Ferri, che però non poteva prendere parte al tour; lo stesso Ferri ha fatto il mio nome. Ho fatto un provino e il giorno dopo sono stato travolto dall’uragano Morandi. Ho iniziato a provare e a studiare i pezzi, giorno e notte».
Finché è partito il tour che si è concluso al Mediolanum Forum.
«Sono state venti date pazzesche. Un tour in lungo e in largo nei palazzetti di tutta Italia. I risultati sono stati al di sopra delle aspettative con 18 sold out. Ho suonato tutti e quattro i tipi di sax e le percussioni. È stato molto impegnativo ma ho avuto anche tante soddisfazioni. Inizialmente dovevo suonare solo in alcuni brani, invece alla fine ho suonato in tutti. Tra pezzi storici e nuovi. Morandi mi ha dato anche tanta visibilità: durante i concerti ho fatto otto assoli».
Un tour incredibile...
«Non si smette mai di imparare. Morandi ha uno staff tecnico che non ha eguali: con lui si muovono sessanta persone che si occupano di tutto, dal sound check, allo smontaggio degli strumenti, fino alla sostituzione del bottone che si stacca dalla camicia. Ho avuto modo di confrontarmi con artisti importanti: alle prove è venuto ad esempio Mauro Malavasi, che ha scritto negli anni diversi pezzi per Morandi. Poi ho suonato con musicisti straordinari, come il batterista Alberto Paderni, pure lui di Reggio, che è mio socio per l’etichetta Trifonica, oppure Moris Pradella, mantovano, che ha esperienze musicali con nomi importanti della musica, come Mario Biondi».
Che brani avete proposto?
«I brani del 40esimo album. È un disco modernissimo, piace a gente di tutte le età ed è pieno di parole d’amore. Un progetto unico, che porta la firma di grandi autori della musica italiana: da Ligabue a Elisa, da Ivano Fossati a Tommaso Paradiso. E, sotto forma di medley, nel tour abbiamo proposto i brani più celebri della carriera di Gianni».
Che tipo è Morandi?
«Proprio come lo si immagina. È un artista e una persona incredibile. Ha 73 anni, un’energia, una competenza e una sensibilità senza eguali. In scaletta in ogni concerto c’erano una quarantina di pezzi, abbiamo suonato più di due ore ogni volta. E lui correva da una parte all’altra con una carica contagiosa. Poi, una volta finito il concerto, si fermava un’ora per i fan. C’è gente che ci ha seguito in tutti e venti i concerti. Ci sono signore che aspettano fuori dai cancelli per ore, prima e dopo le prove, e alla fine del concerto per un autografo. Te lo aspetti da dei ragazzini... Morandi è un caso da studiare. È sempre sorridente, disponibile. Poi ha una potenza mediatica pazzesca: alla sera risponde lui personalmente a tutti i post su Facebook».
Suonerete ancora?
«Il 25 aprile saremo all’Arena di Verona e a luglio faremo altre date».
Per quel che la riguarda, ci sono altri progetti all’orizzonte?
«Sto programmando diversi eventi tra Reggio e Bibbiano legati alla scuola Pmi, ripeterò quest’estate l’Art-Re Festival al Parco Nilde Iotti e probabilmente farò un altro festival in un altro parco cittadino. Poi ho in cantiere diversi concerti al Centro Sociale Orologio. E l’8 maggio uscirà il nuovo album di inediti di Andrea Mingardi, nel quale ho suonato anche io».
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