Gazzetta di Reggio

Oltre 400 musicisti sul palco per i Csi

di Adriano Arati
Oltre 400 musicisti sul palco per i Csi

L’omaggio al Parco dei Suoni in provincia di Oristano

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REGGIO EMILIA. Un omaggio a ottocento mani ai Csi. Domenica 1° luglio l’amatissima band nata dalla ceneri dei reggianissimi Cccp di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni riceverà un particolarissimo tributo. Al Parco dei Suoni di Riola Sardo, in provincia di Oristano, più di quattrocento musicisti di tutta Italia interpreteranno collettivamente “A tratti”, uno dei brani più amati dei Csi, guidati dai Marlene Kuntz, una delle tante scoperte del Consorzio Produttori Indipendenti, l’appendice discografica dei Csi (la sigla sta per Consorzio Suonatori Indipendenti).

L’iniziativa è organizzata dal cagliaritano Lello De Vita, promoter concertistico e grande appassionato dell’epopea Csi. L’ispirazione arriva invece da Cesena, dall’esperienza dei Rockin’ 1000 voluta da Fabio Zaffagnini. Nel 2015, infatti, allo stadio di Cesena mille musicisti suonano insieme la canzone “Learning to fly” dei Foo Fighters, sperando di convincere il gruppo statunitense a suonare nella città romagnola. L’originalissimo appello funziona, nel 2015 i Foo Fighters si esibiscono a loro volta allo stadio di Cesena e nel 2016 l’esperienza viene replicata con un concertone di tre ore con mille protagonisti e tante cover di classici del rock.

In Sardegna ora si pensa italiano, ad uno dei momenti più alti del rock nostrano, i Csi, in cui gli ex Cccp Zamboni e Ferretti lavorano assieme all’ex bassista dei Litfiba Gianni Maroccolo, già componente dell’ultima versione dei Cccp, e ad altri musicisti del giro fiorentino degli stessi Litfiba, come Giorgio Canali, Francesco Magnelli e la cantante Ginevra Di Marco.

Un percorso densissimo, con concerti, omaggi, progetti e ovviamente dischi.

Il primo album in studio, “Ko de Mondo”, inizia con “A Tratti”, brano segnato da un poderoso crescendo elettrico e da uno dei testi più efficaci di Ferretti. Oggi è un classico, all’epoca l’avvio di un mondo nuovo, che tanti musicisti di oggi vogliono ora rievocare insieme.

Per sostenere il grande progetto è stato avviato l’ormai immancabile crowdfunding ed è stato coinvolto un testimonial d’eccezione chiamato Marlene Kuntz. D’altronde, la band piemontese e i Csi sono legati da un filo stretto.

Maroccolo ha prodotto i primi dischi dei Marlene e fu proprio una cover dei Csi, una versione acustica di Lieve, contenuta nel debutto “Catartica”, a far conoscere a tanti il nome dei Marlene.

Un omaggio curioso e insieme affettuoso a una band indimenticata e indimenticabile, per usare la peggior banalità. Al centro di quegli anni di un fermento musicale oggi inimmaginabile, un’onda in grado anche di solcare le classifiche.

Tramite i Csi tante band reggiane inoltre, dagli Ustmamò agli Afa, trovano un trampolino discografico. Sono loro, assieme a Tavernelli degli Afa, a dar vita a Materiale Resistente il 25 aprile 1995, primo passo per la riscoperta collettiva della figura di Germano Nicolini. E sono sempre loro, qualche anno dopo, al centro di uno storico concerto a Mostar, nella Bosnia distrutta dalla guerra.

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