Lo Stato Sociale alle Reggiane per ricordare l’eccidio del ’43
La band bolognese, seconda al Festival di Sanremo, omaggerà i caduti. Il momento musicale anticipato da una visita guidata curata da Istoreco
REGGIO EMILIA. Lo Stato Sociale nel cuore della storia cittadina, nelle Officine Reggiane luogo di ricchezza, di dolore e di morte. Venerdì 3 agosto la band bolognese reduce dal secondo posto al Festival di Sanremo suonerà nel parco del centro internazionale Loris Malaguzzi, proprio di fronte alle Reggiane, in un concerto gratuito promosso per ricordare le vittime dell’eccidio delle Reggiane del 28 luglio 1943.
Arci, Cgil, Comune, centro Malaguzzi e Istoreco hanno voluto chiamare un nome noto della contemporaneità, una band che non si è mai tirata indietro su questioni politiche, per richiamare una delle pagine più violente della storia cittadina, il cosiddetto eccidio delle Reggiane.
Il 28 luglio 1943 a Reggio Emilia la fabbrica è agitata da tante manifestazioni, donne e uomini che chiedono la pace dopo la destituzione di Mussolini da parte del gran consiglio fascista. Ma la guerra continua, la protesta non è permessa e, a seguito di una direttiva del governo Badoglio, i soldati sparano sulla folla di manifestanti. Oltre 50 persone rimangono ferite, nove vengono uccise.
Fra loro Domenica Secchi, giovane operaia incinta di otto mesi, che a causa delle sue condizioni non riesce a mettersi al riparo. Con lei cadono Antonio Artioli, Vincenzo Bellocchi, Eugenio Fava, Nello Ferretti, Armando Grisendi, Gino Menozzi, Osvaldo Notari e Angelo Tanzi. È uno spartiacque importante.
Tanti giovani capiscono che, Mussolini o meno, la pace è lontana e decidono di combattere, ma a modo loro, e di sicuro non per il re. Molti partigiani racconteranno anni dopo che fu proprio l’eccidio del 28 luglio a spingerli verso la Resistenza, verso la montagna dopo l’8 settembre dello stesso anno, quando l’armistizio lascia davvero l’Italia nel caos. I ragazzi più giovani comprendono che la lotta è l’unica strada possibile per loro, e mesi dopo torneranno a quegli spari. E decideranno di imbarcarsi nei rischi della guerra partigiana contro le truppe naziste che hanno occupato il Nord Italia assieme ai fascisti di Salò guidati da Benito Mussolini, liberato dagli stessi tedeschi. Seguiranno venti mesi di guerra civile e di violenza terribile, arriverà la Liberazione. In questo 2018 cadono 75 anni da quei giorni, da quel sangue.
Gli organizzatori hanno voluto proporre un evento speciale scegliendo Lo Stato Sociale, band che nonostante i fasti recenti viene da un mondo di impegno politico e sociale. Anche a Sanremo si sono presentati indossando i nomi degli operai licenziati dalla Fiat di Pomigliano.
Il concerto verrà anticipato da un momento di approfondimento curato dall’istituto storico Istoreco. Alle 20 di venerdì 3 agosto, all’ingresso del Tecnopolo costruito nelle Reggiane, si potrà partecipare a “Storie di operai reggiani”, una visita guidata sui luoghi dell'eccidio con letture dalle cartelle del personale dell’epoca. Il concerto avrà inizio alle 21.30, l’ingresso è libero. —