Gazzetta di Reggio

Da Reggio Emilia al museo del Louvre per far rivivere il design di Gio Ponti

Luigi Vinceti
Da Reggio Emilia al museo del Louvre per far rivivere il design di Gio Ponti

Domenico Rocca, Stefano Camurri e Cesare Della Salda sono “sbocciati” quattro anni fa con un’installazione al Valli

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REGGIO EMILIA. Decollarono al Teatro Valli, poco più di quattro anni fa, ed ora sono sbarcati niente meno che al Louvre di Parigi. È il cammino compiuto da un gruppo di giovani creativi reggiani che sta presentando la propria più recente realizzazione alla Maison&Objet, la Fiera del design Richard Ginori che si svolge nella capitale francese. Un’occasione ideale per mostrare “Magnified Gio Ponti”, composizione formata da una installazione audiovisiva e da una mostra ideate appositamente per essere ospitate nella magnifica vetrina del museo transalpino di arti decorative.

Il progetto vede strettamente coinvolta la nostra città per le origini degli autori, tre artisti che da diversi anni lavorano insieme. La scenografia e il progetto sono infatti opera di Eligostudio di cui il co-fondatore, Domenico Rocca, è un designer nato e cresciuto a Reggio anche se oggi è residente a Milano. Di matrice pienamente reggiana anche l’installazione audiovisiva e il video mapping della hall di ingresso affidate alla FrameDealer, agenzia di video comunicazione fatta nascere, oltre che da Rocca, dall’altro nostro concittadino Stefano Camurri. Come noto ormai da diversi anni essi collaborano anche con Benny Benassi e diverse realtà imprenditoriali del territorio affiancati dal direttore creativo Cesare Della Salda.

Il progetto per il Louvre è dedicato a Gio Ponti, nome di culto del design italiano, il cui genio inventivo per le ceramiche di Richard Ginori è stato destrutturato e ricomposto attraverso una installazione video a 360 gradi che immerge il visitatore nel cuore dei disegni di un artista che per vent’anni è stato direttore artistico dell’antica manifattura fiorentina. Per realizzare la protezione degli oltre 450 metri quadrati della sala del Louvre il trio Rocca, Camurri e Della Salda ha dovuto impiegare ben 18 proiettori sincronizzati necessari per restituire una mappatura tridimensionale dello spazio.

All’interno compaiono, in un percorso labirintico, i pezzi della collezione che testimoniano la profonda connessione fra l’arte e la creatività di Gio Ponti e della Richard Ginori, e l’evoluzione dei tempi.

Il visitatore vi si immette attraverso una hall posta al piano terra dove si trovano disegni iconici e un innovativo video mapping sulle pareti e sulle volte dell’ambiente. Chi entra si sente subito parte integrante del percorso cinematografico. La narrazione prosegue poi al primo piano in una stanza con colonne in marmo bianco e nero illuminate da una grande vetrata che si affaccia sui giardini del Carrousel da dove si sale grazie ad una monumentale scala in ferro battuto e ci si imbatte così in collezioni caratterizzate da decori e intrecci che avvolgono le porcellane e i dipinti a mano.

Il percorso si allunga al secondo piano con la mostra di pezzi artistici pontiani rieditati da Richard Ginor. La narrazione è completata dalle recenti proposte tableware caratterizzate da un prezioso decoro che raffigura il papiro simbolo di ricchezza e prosperità. Per i tre creativi reggiani è stato un compito decisamente complesso ma anche una magnifica occasione per mettere a frutto le esperienze maturate e dar fondo alla propria fantasia. —