Gazzetta di Reggio

Emilia Romagna, una terra da gustare con passione

Stefano Luppi
Emilia Romagna, una terra da gustare con passione

Presentata la nuova guida di Repubblica dedicata alle nostre eccellenze Il curatore Ceresa: «Un territorio che vanta 44 prodotti qualificati Dop e Igp» 

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REGGIO EMILIA. Cosa sono le eccellenze di un territorio? Sono una forma di Parmigiano Reggiano stagionato, sono una goccia di aceto balsamico, sono un’auto storica o anche uno chef che trasforma i piatti del passato in futuro. Ma sono anche un’ugola d’oro, un’opera d’arte realizzata molti secoli fa e una invenzione incredibile come le figurine dei calciatori. Tutto ciò è riscontrabile dai turisti – in crescita – nelle città d’arte e lungo la costa dell’Emilia Romagna, luoghi dove queste magnificenze sono prodotte e vengono esportate nel mondo. Per comprendere tutto questo giovedì bastava essere all’azienda agricola della famiglia Panini “Hombre”, tra Modena e Reggio, dov’è stata presentata la nuova edizione 2019, la seconda dopo l’esordio dell’anno scorso, della Guida Emilia Romagna.

I numeri

Il volume, 408 pagine con centinaia di immagini, è venduto con Repubblica e gli altri quotidiani del gruppo Gedi (compresa La Gazzetta di Reggio a 10,90 euro). Il patron dell’Osteria Francescana, Massimo Bottura, il governatore della Regione Stefano Bonaccini, il sindaco di Modena, Giancarlo Muzzarelli, la padrona di casa Manuela Panini e il direttore delle guide del gruppo editoriale Giuseppe Cerasa hanno parlato a lungo delle eccellenze e della qualità della produzione regionale. «Questo territorio – ha spiegato Cerasa, direttore delle guide di Repubblica – ha 44 prodotti qualificati “dop” e “igp” con le filiere che portano il valore produttivo a poco meno di 3 miliardi di euro. Il comparto turistico vede 60 milioni di presenze, è aumentato del 4,7% e le varie province meritano guide ad hoc. Per questo, a fine anno, produrremo la prima, dedicata a Parma 2020, capitale italiana della cultura, e presto arriverà anche quella di Modena e, a seguire, le altre su Reggio Emilia e su Ferrara ».

Amore di chef

La passione è stato lo spunto da cui è partito l’intervento del pluristellato Bottura: «Quand’ero ragazzo ricordo come Umberto Panini, che con i tre fratelli aveva inventato le figurine, cercasse ogni giorno pezzi per le proprie auto e moto storiche. Qui siamo persone che sognano con i piedi ben piantati per terra e, non a caso, i nostri ristoranti sono diventati botteghe artigianali con tanti che vogliono imparare. Di recente abbiamo aiutato un collega che a Manhattan ha aperto un locale che fa tortellini eccellenti e si chiama “Raz-dora”. Siamo anche attenti al sociale, tanto che il movimento antispreco alimentare, nato qui, oggi è in tutto il mondo e ora anche al turismo enogastronomico, il contrario del turismo mordi e fuggi».

Eccellenze

Il governatore Bonaccini ha riassunto l’eccellenza dei risultati: «Ormai il bio raggiunge il 18% della produzione e proprio l’azienda di Umberto Panini, un capostipite anche in questo settore, è un po’ il simbolo dell’Emilia Romagna. Per questo, in una regione che ha un export di 58 miliardi, ho chiesto al giornalista-scrittore Federico Buffa di raccontare la storia di questa dinastia di imprenditori». Il sindaco modenese Muzzarelli si è concentrato sulla difesa del territorio: «Le guide sono uno stimolo a raccontare le nostre contrade. Ho letto che negli Stati Uniti, in zona di New York, vogliono aprire una acetaia pubblica e produrre “aceto balsamico di Modena”. Ma non si possono riprodurre altrove, così su due piedi, i nostri gioielli». Infine Manuela Panini: «I prodotti enogastronomici e ora tutta la rete della Motor Valley sono un grande valore e quanto fatto dopo l’Expo di Milano è sotto gli occhi di tutti».

Un affresco, quello dipinto, di grandi potenzialità. A rappresentare tutto ciò, da “Hombre”, c’era una macchina a vapore che cent’anni fa era utilizzata per il grano e ieri, sbuffando, produceva energia per azionare una affettatrice. —