Davide Toffolo, dalla musica al fumetto a “Autori in prestito”
Il poliedrico personaggio, sul palco dell’ultimo Sanremo con gli Extraliscio sarà domani sera (ore 21) a Casalgrande per raccontare letture e passioni
CASALGRANDE. Fumetti, musica, teatro e cinema, ha l’argento vivo addosso Davide Toffolo. Da Sanremo (con gli Extraliscio) dove ha registrato, scritto e prodotto un podcast ad hoc per dare vita a una sorta di «che racconta l’Italia», al magnifico spettacolo sul poeta e attore romano Remo Remotti, visto come il “Bukowski italiano”. Il leader del gruppo Tre Allegri Ragazzi Morti nonché stimato fumettista, sarà il nuovo ospite di Autori in prestito, alla Galleria Incontro di piazza Ruffilli a Casalgrande domani sera alle 21. Info e prenotazioni: tel.0522/849397 – 339/7755415, biblioteca@comune.casalgrande.re.it).
Davide Toffolo da Pordenone, classe 1965, dopo trent’anni di carriera è ancora un vulcano in piena attività. Fondatore insieme a Enrico Molteni dell’etichetta discografica La Tempesta, colonna portante della musica indipendente del nostro paese, è stato un vero precursore della nobile arte di sommare le arti. La musica alla scrittura, la scrittura al fumetto, il fumetto al videoclip e così via. Il poliedrico artista mascherato è un campione di creatività senza confini. Laureato in disegno anatomico all'Università di Bologna, è qui - dove ha frequentato la scuola di fumetto di Andrea Pazienza e Lorenzo Mattotti - che è scoppiato il Big Bang artistico di Toffolo, intraprendendo un percorso che oggi lo vede come vero innovatore nel campo del fumetto e tra i maggiori autori italiani di graphic novel. Ha all’attivo numerose opere tra le quali Pasolini, Il Re Bianco, L’inverno d’Italia e Très! Fumetti per il teatro, Graphic novel is dead e il road book musicale Il cammino della Cumbia. Motore di esperienze importanti come il gruppo Mondo Naif e le riviste Dinamite e Fandango.
Come ogni edizione di Autori in prestito, rassegna curata da Paolo Nori e realizzata da Arci in collaborazione con le biblioteche di Reggio Emilia, anche questa undicesima rassegna sarà caratterizzata da un tema, un titolo che rappresenta il punto di partenza per autori e pubblico per avvicinarsi ai percorsi che vorranno di volta in volta proporre in base alle opere consigliate. Paolo Nori racconta così il tema 2021: «“Io son poi da solo, e loro sono tutti”, è una celebre frase dell’uomo del sottosuolo, di Dostoevskij. È ragionevole pensare che molti lettori di “Memorie del sottosuolo” si siano riconosciuti in quel sentimento descritto da Dostoevskij, in quell’impressione che loro, l’altro, il mondo intero, siano contro di noi. Contro di noi, e non contro di me, perché questa frase di Dostoevskij, nel raccontare così bene una solitudine disperante, rivela un’affinità, con l’autore del romanzo, e con il suo protagonista. Il lettore di Dostoevskij, quando incontra questa frase si accorge di due cose: che è proprio vero, lui è poi da solo, e loro sono tutti, e che non è l’unico, a essere da solo».
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