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Arriva in città il “circo” di Otello: in pista il sentimento

Arriva in città il “circo” di Otello: in pista il sentimento

Da stasera a domenica alla Cavallerizza l’opera che s’ispira a Verdi e Shakespeare In scena attori e musicisti con problemi fisici e psichici: «Disabili sì, gelosi mai»

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REGGIO EMILIA. Da stasera a domenica al Teatro Cavallerizza va in scena “Otello Circus”, una versione dell’Otello ispirata all’opera musicale di Verdi e alla prosa di Shakespeare.

Lo spettacolo è ambientato in un vecchio circo dove tutto sembra appassito e Otello è costretto a rappresentare la sua personale tragedia.

È la sua condanna, la pena che deve scontare per il suo gesto efferato ed omicida. Su quella pista gli fanno compagnia gli altri personaggi dell’opera di Verdi e Shakespeare: Desdemona, Cassio, Jago, Roderigo ed Emilia che si spartiscono le varie attività e mestieri del circo. L’acrobata, il lanciatore di coltelli, l’equilibrista, l’inserviente, il domatore.

Ogni giorno, da anni, più volte al giorno, quella tragedia della gelosia si ripete e gli interpreti, oramai diventati personaggi consumati, deboli e fragili, sono incapaci di fermare quel circo dei sentimenti umani che porta alla tragedia.

In quel circo girano invisibili i fantasmi delle vittime di femminicidio, per cercare, invano, di interrompere quella giostra e per ricordare, a chi guarda, che l’amore che uccide è contro natura.

“Otello Circus” nasce dall’incontro tra il Teatro la Ribalta-Kunst der Vielfalt di Bolzano e l’Orchestra AllegroModerato di Milano, e dalla volontà di costruire insieme, valorizzando le proprie specificità e alterità, un percorso artistico e musicale. Gli attori e i musicisti di-versi, ci restituiscono l’Opera, con una propria personale visione, una propria singolare poetica, mettendo in scena un grande circo dei sentimenti umani dove tutto è dominato dalle passioni e dalle ambizioni dei personaggi.

Un progetto pieno di storie di riscatto, così come lo spettacolo portato sul palco è pieno di uomini e donne che finalmente posso essere qualcos’altro e non solo la loro malattia o la loro patologia.

Si assumono l’onere e l’onore di voler essere giudicati per quello che fanno e non per quello che sono e ci chiedono di andare oltre le apparenze.

Ci chiedono di non essere giudicati con occhi speciali, con occhi pieni di “solidarietà sociale”; ci chiedono di essere guardati e giudicati per la loro arte. «Disabili sì – hanno scritto diversi critici dopo aver visto lo spettacolo – gelosi mai».

Il Teatro la Ribalta-Kunst der Vielfalt di Bolzano, infatti, è una compagnia teatrale professionale costituita da uomini e donne con e senza disabilità, mentre l’Orchestra AllegroModerato di Milano è un’orchestra sinfonica di cinquanta elementi composta da musicisti con disagio psichico, mentale e fisico e da musicisti professionisti e – soprattutto – dalla volontà di costruire insieme, valorizzando le proprie specificità e alterità, un percorso artistico e musicale.

“Otello Circus”è teatro fisico e danza il cui tema è attualissimo: la violenza contro le donne. Antonio Viganò, il regista che lavora con attori e musicisti di-versi, con le sue produzioni al contempo poetiche e politiche riesce sempre a toccare le corde emotive degli spettatori. A Viganò e al Teatro la Ribalta-Kunst der Vielfalt nel 2018 è stato anche assegnato il Premio Ubu 2018 nella categoria “Progetto speciale” «per la qualità della ricerca artistica, creativa e politica in ambiti spesso marginali e con attenzione capillare alla diversità».

Lo spettacolo (della durata di 70 minuti) sarà in scena al Teatro Cavallerizza questa sera alle 20.30, poi di nuovo domani, venerdì e sabato sempre alle 20.30. Ultima replica domenica pomeriggio ore 15.30.

Posto unico 25 euro con possibilità di sconto per over 65, iscritti Unimore, under 28 e Amici dei Teatri.

Per maggiori informazioni visitare il sito dei Teatri: www.iteatri.re.it.

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