Reggio Emilia, una web-app per visitare chiese e palazzi ma anche le bellezze segrete della città
Presentata la guida digitale, rivolta ai turisti ma anche ai reggiani, realizzata da Rotary, Unimore, Comune e Diocesi
REGGIO EMILIA. «Un omaggio, un atto d’amore verso Reggio per riscattarla da una sorta di senso di inferiorità rispetto a città più blasonate e più dotate di attrattive, perché le cose non stanno esattamente così e questo lo vogliamo dimostrare, sia ai visitatori ma anche per chi ci abita, attraverso la web.app visitareggio.it».
Così Maurizio Zamboni in veste di presidente del Rotary Club Reggio Emilia ha esordito all’incontro di presentazione dell’iniziativa realizzata dal Rotary stesso con il supporto del Distretto Rotary 2072 e in collaborazione con il Comune di Reggio, la Diocesi e Unimore.
Zamboni, del quale è conosciuto il suo amore per la nostra città e il lavoro profuso nell’abbellirla attraverso restauri e riqualificazioni da manuale - tra cui il recupero del complesso dei Chiostri di San Pietro, Palazzo Scaruffi, o la realizzazione la Fonderia, sede di Aterballetto - ha parlato all’Aula Magna di Unimore di fronte ad una platea numerosa e alla presenza di molte autorità.
«È la dimostrazione dell’interesse che ha fatto riscontrare questa nuova web.app per cui attorno ad essa è nata una rete fitta di collaborazioni. L’idea nasce da una precisa convinzione che trova continuamente riscontro in coloro che visitano la nostra città. Essa ha qualcosa di straordinario, e questo è spesso riconosciuto da chi viene da fuori. A Reggio c’è molta bellezza nascosta».
Nello specifico visitareggio.it è una web-app contenente schede informative, tradotte in lingua inglese e clip sonore di lettura dei testi relative ai beni rilevanti sotto il profilo artistico-culturale di Reggio Emilia; il tutto corredato da approfondimenti, fotografie e altri materiali, come piante degli edifici dotate di icone segna-punto da cliccare per conoscere le opere d’arte contenute e molto altro ancora, che permetterà un’esperienza di visita virtuale di chiese, monumenti, palazzi pubblici e privati.
A questo proposito un grande arricchimento viene dal fatto che si racconta la storia di palazzi poco conosciuti e il fatto che siano corredate di bellissime immagini, dà modo davvero di allargare la conoscenza dei tesori della nostra città: aprendo la pagina in evidenza si possono ad esempio consultare le schede dei Palazzi Patronieri, Spalletti - Trivelli e Linari-Bellei.
All’insegna della piena interazione digitale e della mobilità, l’utilizzo della web-app è stato studiato per essere facilmente accessibile e consultabile. Si potrà, infatti, accedere alla web-app direttamente digitando il link www.visitareggio.it, programmato per adattarsi perfettamente agli schermi di smartphone e tablet, oppure inquadrando con l’obiettivo del proprio device il relativo QR Code, che sarà disponibile presso lo Iat cittadino, in punti strategici della città, nonché davanti ad alcuni edifici presenti nella web-app, grazie alla collaborazione delle Istituzioni che hanno voluto e realizzato questo progetto.
La presentazione di visitareggio.it, ha fornito l’occasione per dedicare una mattinata interamente alla città di Reggio Emilia e alle sue ricchezze culturali, discrete ma preziose, per presentare alla città un modo pratico e immediato per i cittadini e i turisti di conoscere e visitare i suoi luoghi, sia quelli più importanti sia quelli più nascosti, grazie a una “guida virtuale” che consente di entrare all’interno di chiese e palazzi, di scoprire monumenti e altri beni e di esplorarne i contenuti con immagini, note audio e informazioni di dettaglio.
Alla presentazione infatti sono intervenuti, tra gli altri, oltre a Zamboni: Giovanni Verzellesi, pro-rettore Unimore, Annalisa Rabitti assessora alla cultura del Comune, monsignor Alberto Nicelli vicario generale della diocesi, Angelo Dallasta direttore Ufficio Beni Culturali Nuova edilizia e Mab della diocesi, Nicola Dusi professore associato dipartimento comunicazione ed economia Unimore, Stefano Gatti amministratore Certhidea srl, Stefano Spagna Musso Governatore Rotary Distretto 2072 e il giornalista Alfredo Taracchini Antonaros.
© RIPRODUZIONE RISERVATA