Gazzetta di Reggio

giovedì santo a mezzanotte 

Sono già iniziate le prove per il concerto “Pace h.24” nella chiesa di Sant’Agostino

Luciano Salsi
Sono già iniziate le prove per il concerto “Pace h.24” nella chiesa di Sant’Agostino

L'evento è stato progettato dall'architetto Paolo Bedogni, animatore del comitato di Porta Castello, come un happening capace di coinvolgere anche allievi del conservatorio Peri-Merulo e i giovani che nella notte percorrono via Gazzata, a fianco di Sant'Agostino, per raggiungere i locali della movida notturna

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REGGIO EMILIA. Ha fatto il giro del mondo il video di una violinista ucraina che suona contro la guerra in un rifugio antiaereo nella città di Kharkiv. A duemila chilometri di distanza a quelle note s'accordano idealmente quelle di altri violini, la cui armonia da domenica pervade uno spazio assai diverso e del tutto rassicurante, la monumentale navata secentesca di Sant'Agostino. Sono le prove del concerto “Pace h.24”, che sarà eseguito domani, dalla mezzanotte del Giovedì santo, all'interno della chiesa riallestita per dare un'espressione non solo sonora, ma anche visiva, a una corale invocazione di pace. Gli esecutori sono venti studenti tedeschi della scuola di musica di Lahr/Schwarzwald, una piccola città ai margini della suggestiva Foresta nera, i quali, insieme a cinque professori, stanno trascorrendo nella nostra città i cinque giorni di una gita scolastica programmata quattro anni fa e rimandata a causa della pandemia.

L'evento è stato progettato dall'architetto Paolo Bedogni, animatore del comitato di Porta Castello, come un happening capace di coinvolgere anche allievi del conservatorio Peri-Merulo e i giovani che nella notte percorrono via Gazzata, a fianco di Sant'Agostino, per raggiungere i locali della movida notturna. Saranno eseguiti, con la partecipazione dell'arpista reggiana Agatha Bocedi, gli stessi brani di Mozart, Dvorak e Morricone previsti per il concerto annuale con cui la scuola di musica si esibirà in seguito a Lahr/Schwarzwald. Il tramite fra quei ragazzi e la nostra città è la docente che guida la comitiva, l'arpista Marion Navarro di origine argentina, la quale ha sposato il reggiano Massimo Montecchi e vive con il marito in Francia a Strasburgo, ad una settantina di chilometri da Lahr. «Ogni due anni – riferisce l'insegnante – la mia scuola organizza una gita all'estero o in Germania. Nel 2018 grazie ad un accordo con il liceo artistico Gaetano Chierici ho accompagnato a Reggio Emilia cinquanta studenti, che hanno fatto le prove e un piccolo concerto nella chiesa di San Carlo.

I contatti preliminari li avevamo allacciati con l'associazione reggiana FlagNoFlags (che si propone di proiettarsi verso il mondo con le espressioni artistiche, ndr). Quell'esperienza ci era molto piaciuta e pensavamo di ritornare a Reggio nel 2020, dopo avere concordato il programma del concerto in Sant'Agostino, ma il Covid ci ha costretti a rinviare. Quest'anno abbiamo trovato una città storica ancora più bella, con i colori delle case restaurate». Anche questa volta la scuola tedesca è ospite dell'Ostello di via Guasco, dove è arrivata sabato sera. Nella domenica delle Palme è stata accolta festosamente in Sant'Agostino. Oggi è in visita a Cremona al Museo del Violino. Domani mattina una sua delegazione sarà ricevuta in Municipio, mentre nella chiesa si terrà la prova generale. La partenza per il ritorno in Germania è prevista durante la notte, al termine del concerto.

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