Reggio Emilia, Sonia Ganassi e i suoi allievi: «Un percorso entusiasmante»
Il mezzosoprano ricopre una cattedra di canto all’Istituto musicale “Peri”
Reggio Emilia La serietà, la passione e l’impegno, Sonia Ganassi li mette non solo in teatro quando deve affrontare le sue amate eroine, ma anche con gli allievi all’Istituto Musicale “Peri” dove oramai da diversi anni ricopre la cattedra di canto. Questa sua speciale dedizione traspare dall’assiduità con cui prepara gli alunni alle varie esibizioni, da come cerca le occasioni perché facciano esperienza. Ricordiamo il bellissimo concerto natalizio in Duomo dedicato agli operisti francesi, in cui insieme agli allievi anche lei ha cantato delle arie. E ancora il 2 giugno scorso si sono esibiti in prefettura durante il conferimento delle onorificenze, mentre oggi pomeriggio (ore 18.30) al teatro San Prospero terranno un concerto per la Far nell’ambito dei Caffè del giovedì.
«La classe vuol dire tutti e undici i miei allievi, perché in queste situazioni si devono esibire tutti, in quanto ad ognuno – puntualizza Sonia Ganassi – bisogna dare delle possibilità e per questo cerco di scegliere i brani adatti. Ne è venuto fuori un programma vario e spero piacevole, per quanti verranno ad ascoltare, formato da brani di Mozart, Rossini, Donizetti, Verdi, Puccini, Mascagni e Bernstein contemporaneo».
Vengono eseguite arie celebri come “La morte di Rodrigo” da Don Carlo e “Saper vorreste” da Un ballo in maschera di Verdi, l’aria di Micaela dalla Carmen di Bizet, l’aria di Dandini da Cenerentola di Rossini, l’aria “Parto, parto” da La clemenza di Tito, ma anche il bellissimo e terzetto “Soave sia il vento” da Così fan tutte, il quartetto da Idomeneo di Mozart e il duetto Dulcamara – Adina da L’elisir d’amore.
«Il mio interesse per l’insegnamento – prosegue Sonia – si rispecchia in questa dimensione del Conservatorio in cui vedo crescere i ragazzi, posso constatare che nel corso degli anni cambiano e approfondiscono e allo stesso tempo metto alla prova me stessa. Sono meno attirata dalle masterclass più brevi. Tra l’altro per ottenere la cattedra ho affrontato una prova di concorso con una graduatoria, che prevedeva anche un’esibizione. Da quando ho cominciato le richieste sono in continuo aumento, tanto che negli ultimi anni agli esami di ammissione si sono presentati tra i 60 e i 100 allievi per le classi che sono tre: la mia, quella di Patrizia Biccirè e di Marina Comparato.
L’impegno di Sonia si esprime anche attraverso uno studio specifico su ognuno degli allievi per cercare di capire sempre di più.
«Insegnare il canto – continua – non è come uno strumento, perché tutto avviene dentro di noi, le corde vocali non si vedono e quindi per spiegare bisogna trovare parole precise, esempi calzanti… io cerco il più possibile di mettermi nei loro panni. In questo senso ritengo che avere un’insegnante che canta in teatro costituisce un valore aggiunto anche perché cerco comunque di arrivare a fare musica con loro curando il fraseggio, i colori e voglio che tutto sia espressivo. Non è sempre facile specie con gli allievi cinesi: con loro ho intrapreso un percorso di approfondimento del bellissimo repertorio di canzoni popolari che presenteremo il 29 luglio nell’ambito di Musica e Civitas».
Nel concerto di oggi si esibiscono Elena Busni, Serena Fazio, Isabella Gilli, Angelica Milito (soprani); Giulia Boni, Loredana Ferrante, Svitlana Melnyk (mezzosoprani); Weixiang Whang, Fu Xiang (tenori); Marcandrea Mingioni, Yifu Zeng (baritoni). Li accompagna il pianista Roberto Cancemi che fa parte della classe insieme a Elisa Montipò.
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