Gazzetta di Reggio

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Reggio Emilia. L’omaggio del Peri al popolo ucraino

Giulia Bassi
Reggio Emilia. L’omaggio del Peri al popolo ucraino

Questa sera il concerto ai Chiostri di San Pietro dedicato a rifugiati, sostenitori e volontari

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Reggio Emilia Quello in programma questa sera non è un semplice concerto, come da tempo offre alla città l’Istituto Musicale “Peri” ma un segno di riconoscenza importante che si vuole dare a chi la sostiene. A questa volontà si aggiunge un desiderio profondo di omaggiare coloro che hanno reso possibile il progetto di accoglienza per profughi dall’Ucraina per il quale sono stati accolti una quindicina fra studentesse e docenti dalle più prestigiose istituzioni musicali di quel Paese per offrire loro alloggi, sostentamento e la possibilità di continuare l’attività didattica.

«Tutto questo è stato possibile anche grazie alla fondamentale collaborazione di realtà impegnate del territorio: dal Consolato italiano in Ucraina, Prefettura, Questura – puntualizza il presidente dell’Istituto “Peri” Armando Sternieri – e grazie alla collaborazione di realtà impegnate del territorio come Dimora d’Abramo, Casa “Betania”, la Fondazione “Giulia Maramotti”, la Croce Verde di Castelnovo Monti. Bene: tutte queste realtà insieme ai moltissimi privati che in tanti modi sostengono la scuola le vogliamo ringraziare con il concerto di stasera “Freedom for the HeArts” ai Chiostri di San Pietro dove si esibisce diretta da Marco Boni Orchestra dell’Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo Monti. Vorrei annunciare che questo concerto diventerà un’iniziativa stabile, nel senso che avrà luogo ogni anno per coloro che in futuro chiameremo “Amici Benemeriti del Peri”. La scuola quest’anno è cresciuto molto come numero di iscritti e in futuro miriamo a rafforzarci ulteriormente. Intendiamo inoltre mettere a disposizione ogni anno delle borse di studio per i rifugiati o i giovani in difficoltà. Dentro a questa dimensione di apertura, abbiano trovato un modo di tenere in conto le differenze e crediamo che questo sia nello spirito legato ai valori più profondi che vogliamo trasmettere, aprendoci sempre più a esperienze internazionali».

Durante il concerto avverrà la donazione dell’opera pittorica “Chlorophelia” di Omar Galliani, i cui proventi andranno all’Istituto e all’Associazione “Hémed” con l’incasso della serata, grazie all’Associazione “AmARe”, che ha promosso questo altro importante progetto, incastonato preziosamente nel presente della realtà del Conservatorio reggiano.

A suggellarlo, in programma fra i brani della serata, ci sarà la prima esecuzione di un lavoro del giovane compositore Marco Elia Righi, allievo dell’Istituto, ispirata proprio a “Chlorophelia” e che sarà coreografata da Michele Merola ed Enrico Morelli e interpreta dai danzatori di Agora Coaching Project.

«Chlorophelia, evocazione di un nome che si sdoppia e fonde nella vibrazione di un segno e di un canto. Canto dello sguardo che fisso nell’ombra cerca l’altro» scrive dell’opera Omar Galliani. Mentre Marco Elia Righi dice di aver cercato «di rendere il contrappunto che si trova sulla tavola di Clorophelia tra i fiori dipinti e le venature del legno impiegando moltissimo gli archi a più profondità: dal solo alla fila fino alla sezione intera, passando per il quartetto d’archi. Il mio brano riflette anche, nel suo arco formale, la dicotomia tra il lato chiaro e il lato scuro del volto, resa attraverso passaggi contrastanti ma uniti alla radice dalla melodia non accompagnata delle viole che apre il pezzo».

Il programma del concerto, che avrà luogo alle 21.30 e sarà condotto dall’attrice Gaia De Laurentiis, oltre a questa composizione, comprende “Weeping for a dead love” della compositrice ucraina Anna Pidgorna per voce e percussioni, che sarà eseguito da un organico comprendente due delle studentesse ucraine ospitate grazie a questo progetto; completa: la Sinfonia n°100 di Haydn, le Romanian Dances di Bartòk e Tombeau de Couperin di Ravel. Oltre all’orchestra partecipano: Simone Beneventi (docente concertatore) Svitlana Melnyk (voce), i percussionisti Kseniia Cherniavska, Debora Conti, Alice Felisi, Lucia Furlotti e i danzatori di Agora Coaching Project per la direzione artistica di Michele Merola ed Enrico Morelli.

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