L'appuntamento
Reggio Emilia, ai Chiostri di San Pietro “Io sono Museo” con Rota
Giulia Bassi
Martedì alle 21,30 l’architetto discuterà con Irace e Quarto
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Reggio Emilia Come realizzare un museo partecipato nel XXI secolo? Come rilanciare l’identità di un Museo? Quale è il ruolo del Museo oggi, lo spazio condiviso della collettività del XXI secolo, dove storia, heritage, tecnologia, passato e presente condividono uno spazio e un’idea di futuro?
Sono questi i temi oggetto dell’incontro di martedì alle ore 21.30, ai Chiostri di San Pietro con l’architetto Italo Rota, in occasione della pubblicazione del volume Io sono Museo, realizzato con Elisabetta Farioli e Francesca Grassi (Forma Edizioni, Firenze). L’architetto dialogherà con Fulvio Irace, storico dell’architettura italiano e docente al Politecnico di Milano e Alessandra Quarto, soprintendente all’Archeologia, alle Belle arti e al Paesaggio di Bologna, Modena, Reggio e Ferrara, su alcuni grandi temi affrontati nel volume, dedicato al progetto di riallestimento di Palazzo dei Musei.
L’evento intende aprire una riflessione sulla museologia oggi e sul ruolo dei musei contemporanei nei confronti del futuro collettivo e individuale nel contesto di un mondo sempre più complesso e mutevole, a partire dalla visione che ha guidato il progetto curato dallo stesso Rota. Si vuole presentare una nuova idea di museo la cui chiave di lettura è offerta dalle collezioni e dalle storie che con esse si possono narrare. Il museo come archivio dei beni comuni secondo un approccio che organizza i materiali attraverso pluralità di livelli narrativi, connessioni spazio-temporali, percorsi circolari e orizzontali, incontri tra mondi e discipline differenti per promuovere la conoscenza.
«I musei si stanno trasformando in un componimento a più voci, tra memoria, ricerca, scienza, industria, arte e umanesimo – afferma Rota –, mediato e reso possibile dalla partecipazione personale e dall’intervento del singolo, per testimoniare la libertà e la responsabilità che il futuro ci invita a considerare ogni giorno, nel presente, sia come individui sia come collettività».
Il museo come archivio dei beni comuni si muove tra due approcci: uno moderno e uno post-moderno. L’approccio moderno, ottocentesco, alle istituzioni culturali come tempio dove l’opera d’arte o il documento sono profusori di cultura; l’altro l’approccio post-moderno e l’egemonia culturale del presente, in cui il museo è ora lo strumento per i visitatori-cittadini per relazionarsi con gli oggetti delle collezioni, ‘cose’ del passato e del presente, mantenuti, serbati, immagazzinati, custoditi, preservati, salvaguardati, difesi, mantenuti in salute, per produrre conoscenza e scoperta.
Il libro racconta di come ha preso le mosse e poi si è sviluppato il progetto di Italo Rota e realizzato in un percorso partecipato con la città: oltre un decennio di lavoro e di progettazione che è approdato nella realizzazione di un museo che si pone come “archivio dei beni comuni”, nel quale a partire dalla fisicità delle testimonianze si rivede criticamente anche la propria storia. Io sono Museo, pubblicato anche in lingua inglese, testimonia un lavoro corale che ha coinvolto la direzione dei musei reggiani e i curatori delle raccolte, comprende due contributi di Italo Rota Oplà e What is museum? gli approfondimenti metodologici di Francesca Grassi Roomscape, When attitudes become form, Roomscape map, i testi di Elisabetta Farioli A nuova vita. Il “caso” Museo di Reggio Emilia come laboratorio di nuova museologia e di Roberto Macellari Il “Metodo Chierici”: dal Museo di Storia Patria al Nuovo Museo, oltre a interventi istituzionali del sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, dell’assessora alla cultura del Comune di Reggio Emilia Annalisa Rabitti e del direttore Area Programmazione territoriale e Progetti speciali Massimo Magnani. L’incontro sarà condotto da dalla storica dell’arte Elena Del Drago. Disposta l’apertura straordinaria del museo dalle 21 alle 24.
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