Gazzetta di Reggio

Il Festival di Resistenza riporta il teatro di memoria a Casa Cervi

Alice Benatti
Il Festival di Resistenza riporta il teatro di memoria a Casa Cervi

Dal 7 al 25 luglio la 21ª edizione della manifestazione con sette spettacoli Soliani: «Sarebbe un tradimento non vedere la resistenza dei popoli oggi»

28 giugno 2022
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Reggio Emilia Dal 7 al 25 luglio l’esercizio della memoria si rinnova con il Festival di Resistenza che torna a Gattatico con sette spettacoli di teatro civile provenienti da tutta Italia per contendersi il Premio “Museo Cervi-Teatro per la Memoria” e il Premio “Gigi Dall’Aglio”.

«Quest’anno credo che si sarà una grande partecipazione – ha detto ieri il sindaco Luca Vecchi alla presentazione del programma – sto vedendo quanto il bisogno di libertà dei cittadini stia cercando la cultura e in questo caso cercherà Casa Cervi e i valori dell’antifascismo che rappresenta».

Anche nel 2022 infatti, per il 21° anno, la manifestazione ideata e promossa dall’Istituto Alcide Cervi insieme a Boorea Emilia Ovest, con il sostegno di Proges e Conad, sarà ospitata a Casa Cervi, luogo in cui per tanti anni vissero i sette fratelli strappati alla vita dai fascisti il 29 dicembre 1943 al poligono di Tiro di Reggio Emilia e da sempre cuore del festival.

Festival diventato osservatorio privilegiato nazionale di un teatro che sceglie di tessere Resistenze, ponendosi nell’ampio processo di rinnovamento del linguaggio della memoria, nell’attualizzazione della Resistenza alle nuove Resistenze.

Per Albertina Soliani, presidente dell’Istituto Cervi, «sarebbe un tradimento non vedere la resistenza dei popoli oggi». E cita non solo il popolo ucraino, che «sta resistendo a un’oppressione fuori da ogni legalità», ma che il popolo del Myanmar: «55 milioni di persone stanno resistendo all’esercito del Paese».

Ancora una volta, a fare da corollario a ciascuno dei sette spettacoli in concorso (250 le compagnie teatrali candidate che avevano partecipato al bando), ci saranno le interviste con rappresentanti del mondo della cultura nel dopo-festival, presentazioni di libri, infine il collegamento con la musica e la poesia che vedrà la collaborazione di istituzioni prestigiose come la Fondazione Toscanini e di storici compagni di viaggio come Ermo Colle.

Novità di quest’anno le performance di “benvenuto” alle rappresentazioni di “Il Punto Critico”, che vede coinvolti undici ragazzi e ragazze guidati dai registi Maurizio Bernici e Mariangela Dosi.

A conclusione di ciascuna serata, invece, ci sarà il grande ritorno delle degustazioni, dopo le sospensioni degli ultimi anni causate delle restrizioni sanitarie.

L’ingresso è a offerta libera. In caso di maltempo gli spettacoli si terranno al chiuso presso la Sala Teatro Polivalente di Praticello di Gattatico. La prenotazione è consigliata ai numeri 0522-678356 o 3333276881.

Giovedì 7 luglio

Alle ore 19 ad aprire il Festival, alla sala Genoeffa Cocconi, l’inaugurazione della mostra fotografica dell’artista Anna Campanini “Materia Prima. Fotografie di scena, viaggiando fra i teatri” organizzata in collaborazione con il comune di Gattatico e aperta al pubblico sino al 31 luglio.

Alle 21.30 in scena il primo spettacolo in concorso “Questa è la mia vita” di L.O.F.T/Progetti&Teatro, dal libro “Gentilissimo sig. dottore questa è la mia vita”, che si sviluppa come un viaggio in una memoria individuale, dove il teatro diventa strumento di denuncia e di lotta.

Lunedì 11 luglio

Alle ore 21.30 KEPLER-452 presenta “Gli Altri - Indagine sui nuovissimi mostri”, drammaturgia e regia di Nicola Borghesi (anche in scena) e Riccardo Tabilio. Lo spettacolo è un’indagine teatrale su una deriva della modernità: i roghi virtuali che si alimentano dentro ad alcuni profili social, quelli degli haters (odiatori). È con loro che “Gli altri” desidera entrare in contatto, attraverso un dialogo, forse impossibile, che è anche l’attraversamento di una parte di società periferica e abbandonata.

Mercoledì 13 luglio

Alle ore 21.30 Ellegipì TEATRO20 presenta “Alluccamm”, scritto e diretto da Luca Pizzurro con Andrea Fiorillo e Mauro Collina, ambientato nei quartieri spagnoli di Napoli nei giorni convulsi che seguirono l’8 settembre 1943. Lo spettacolo vede protagonista Dolores, in arte Reginella, costretta dalla miseria a prostituirsi.

Domenica 17 luglio

Alle ore 21.10 la serata, in collaborazione con la Fondazione Arturo Toscanini, si apre fra musica e teatro con i musicisti de La Toscanini che eseguiranno “Sguardi sul tempo presente” con la voce narrante di Marco Fragnelli. Poi alle 21.30 Traverso Teatro presenta “Presente!” di e con Davide Albanese, Diego Delfino, Marcella Faraci, Giorgia Forno, Giuseppe Monastra, Michele Onori e Martina Scordino. Lo spettacolo riavvolge il nastro della vita e mostra com’è andata e come sarebbe potuta andare. Giovani uomini e donne si raccontano trascinando lo spettatore in un flusso temporale, nell’avventura dell’esistenza.

Martedì 19 luglio

Alle ore 21.10 in programma #Invasionepoetica#Festival#Ermocolle: lettura poetica di Adriano Engelbrecht in collaborazione con Ermo Colle. A seguire alle 21.30 in scena “Gioia” di Teatro Metropopolare, per la drammaturgia e regia di Livia Gionfrida e con Daniele Savarino, sulla storia d’amore senza tempo tra una madre e un figlio difficile, che decide di lanciarsi in una grande impresa e verso un ingiusto destino.

Giovedì 21 luglio

Alle ore 20, fra scrittura e teatro, la giornalista Francesca De Sanctis presenta il libro “Una storia al contrario” (Giuliano Perrone Editore), racconto autobiografico a partire dalla complessa vicenda dell’Unità, il giornale fondato quasi un secolo fa da Antonio Gramsci dove Da Sanctis fu caposervizio delle pagine di Cultura e Spettacoli, e che nel 2017 sospese le pubblicazioni. Il racconto della sua storia si fonde con le vicissitudini di una carriera da ridefinire continuamente. Alle ore 21.30 segue “Mio padre non è ancora nato” di Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani, spettacolo che porta in scena un dialogo fra generazioni, una figlia che prova a ricomporre il rapporto spezzato da tempo con il padre, ripercorrendo frammenti della propria storia e di quella paterna, che la portano a riflettere sul perdono, degli altri e di se stessa.

Sabato 23 luglio

Alle ore 21.30 Dramelot presenta “Il campanello” di Roberto Del Gaudio, con Francesca Bracchino ed Elisa Galvagno, regia e scene di Sax Nicosia. Uno spettacolo che racconta, attraverso la vicenda di Angela e Damiana, le conseguenze individuali, familiari e collettive della malattia e l’adattamento non sempre facile che essa impone.

Lunedì 25 luglio

Nell’ambito della tradizionale Festa della Pastasciutta antifascista alle ore 21.30 si terrà la consegna del Premio “Museo Cervi-Teatro per la memoria”: la giuria del Festival, presieduta dall’attore e regista teatrale Maurizio Bercini, decreterà lo spettacolo primo (2000 euro) e secondo classificato (1000 euro). In programma la consegna anche del Premio “Gigi Dall’Aglio”, in memoria dell’attore e regista, della Giuria Under 30.l

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