Clic, suoni e parole in viaggio
I paesaggi assoluti protagonisti questa sera agli Orti di Santa Chiara con le fotografie di Simonazzi, il volume di Orlandi e il live di Felpa
Reggio Emilia Sarà una serata a più voci che ruota intorno ai paesaggi in trasformazione e alla loro descrizione attraverso la fotografia, la parola e la musica, quella di questa sera (ore 21.30) agli Orti di Santa Chiara dello Spazio Gerra. Lo spunto è dato dalla presentazione di due libri, a loro modo complementari, che intrecciano paesaggi urbani e rurali nel territorio emiliano-romagnolo: “Il filo e il fiume” di Paolo Simonazzi e “Il regalo del professore” di Piero Orlandi.
Lo sguardo fotografico è quello di Paolo Simonazzi, che nel suo libro “Il filo e il fiume” racconta il Po e i territori che il fiume attraversa in cinquanta scatti realizzati tra il 2013 e il 2021. Protagonista è il lento e pesante scorrere del fiume che appare, anche laddove non fotografato direttamente, nel paesaggio circostante come nelle persone che abitano i luoghi solcati dalle sue acque.
Sta a Davide Papotti, docente di geografia l’Università di Parma e autore di diversi volumi, e Giordano Gasparini, architetto ed ex dirigente del Comune di Reggio Emilia, intersecare le immagini di Simonazzi con “Il regalo del professore. Viaggio nei paesi che cambiano”, il volume di Piero Orlandi, architetto ed ex funzionario dell’Ibc Emilia-Romagna, che racconta il suo rapporto con lo storico soprintendente Andrea Emiliani e degli anni in cui si iniziò a puntare sulla conservazione e tutela del paesaggio, attraverso una puntuale ricerca sul campo, la conoscenza e l’analisi dei territori, urbani e rurali. Un metodo che si basa anche sull’osservazione fotografica e su storiche campagne d’indagine svolte da importanti fotografi quali Gabriele Basilico e Paolo Monti dagli anni Ottanta in poi.
Con gli autori dialogano Davide Papotti e Giordano Gasparini.
Conclude la serata il live di Felpa, pseudonimo di Daniele Carretti, che presenta il suo quinto album, Esagono, dedicato al centro di Reggio Emilia. Il musicista reggiano, fondatore degli Offlaga Disco Pax, ha composto i suoi pezzi inseguendo e attraversando la città di notte negli spazi tra le piazze e i palazzi, lungo le vie poco illuminate con la pioggia che cade leggera. Fatto di sonorità composte con sintetizzatori, distorsioni, reverberi e delay, l’album è stato registrato e mixato in cameretta a Reggio Emilia tra i mesi di dicembre 2021 e gennaio 2022.l
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