Gazzetta di Reggio

Reggio Emilia

Verso Fotografia Europea 2023 tra identità, visioni e inquietudini

Gabriele Farina
Verso Fotografia Europea 2023 tra identità, visioni e inquietudini

Il Festival si terrà tra il 28 aprile e l’11 giugno prossimi

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Reggio Emilia Mostre, partecipazione, incontri, relazioni, crescita. In tre parole: Festival Fotografia Europea.

L’edizione 2023 si avvicina e sono partite ieri le tappe internazionali di selezione. La sfida per l’anno prossimo è cogliere la complessità dell’Europa, come sottolineato dal titolo “Europe matters”: l’Europa importa.

Gli interessati possono partecipare e inviare i progetti all’indirizzo di Fotografia Europea (call@fotografiaeuropea.it) fino al 16 gennaio 2023. Possono partecipare fotografi, curatori e collettivi europei di qualunque età. La quota d’iscrizione è di venticinque euro.

I progetti saranno valutati da una giuria composta dal comitato artistico del festival. I lavori selezionati potranno essere esibiti nel corso del circuito ufficiale di Fotografia Europea, ospitato dal 28 aprile all’11 giugno 2023 nella città del Tricolore.

I partecipanti dovranno inviare dalle cinque alle dieci foto in formato “jpeg” con una dimensione massima di tre megabyte, allegando la liberatoria delle immagini e il consenso della privacy.

Gli artisti dovranno garantire sulla paternità e sull’originalità delle opere, dichiarando che le stesse sono il frutto del proprio ingegno e che non sono stati violati diritti di terzi.

I selezionati riceveranno un premio di tremila euro, attribuiti per coprire i costi di produzione, installazione, trasporti, vitto e alloggio per i giorni inaugurali. Inoltre, i vincitori potranno lavorare a contatto con lo staff del Festival per realizzare l’installazione conclusiva.

Il sottotitolo dell’edizione 2023 (la diciottesima in assoluto) è “Visioni di un’identità inquieta”.

«Possiamo affermare che esiste un’identità comune? In che misura mito e memoria modellano o consolidano il nostro senso di appartenenza collettiva? – chiedono gli organizzatori nel bando – E in che modo la fotografia contemporanea contribuisce a dare una risposta alle sfide e alle situazioni che vivono i cittadini europei? Considerando la relazione fra identità nazionale e comunità democratica, così come le realtà multiculturali dei singoli Paesi europei, ci troviamo in bilico fra l’appartenere a nazioni distinte e a una popolazione culturalmente omogenea. Come hanno scritto Peter Gowan e Perry Anderson, “gli imperi del passato minacciano di dissolversi in lande postmoderne spazzate solo dall’ondata del mercato”. Inoltre, l’Europa non è più considerata il luogo da cui si scrive la storia».

Il concetto d’identità è espresso poco dopo. «Quanto sia complesso e difficile cogliere la natura dell’Europa come comunità è il tema di una serie di progetti fotografici che si soffermano soprattutto sulle persone e sulle identità – proseguono gli organizzatori – , per raccontare le politiche di inclusione ed esclusione e la persistenza delle idee di storia e di cultura nel momento presente».

Confermata la sezione dedicata ai giovani: è il progetto formativo “Speciale diciottoventicinque”, dedicato agli amanti della fotografia nati tra il primo gennaio 1998 e il 31 dicembre 2004.

Il formato è giunto alla dodicesima edizione e parte dall’area del Campovolo. La fotografa Elena Mazzi è l’artista incaricata a seguire i giovani partecipanti in dieci incontri all’insegna della scoperta e della multimedialità.

Il racconto condiviso dei giovani avrà i contorni tra il sospesi tra il diario e il libro d’artista, il manuale tecnico e l’atlante geopolitico.

I giovani interessati hanno tempo fino al prossimo 9 gennaio per iscriversi attraverso il modulo pubblicato sul sito di Fotografia Europea (www.fotografiaeuropea.it), inviandolo compilato all’indirizzo didattica@palazzomagnani.it con un progetto personale sviluppato in un’altra occasione.

Esiste un “piano C”: sono i progetti editoriali che possono concorrere al premio “FE+SK Book Award”.

“FE”è l’acronimo di Fotografia Europea. “SK” indica Skinnerboox, casa editrice marchigiana specializzata in fotografia contemporanea. È possibile partecipare inviando il progetto fotografico fino al 16 gennaio 2023.

Elena Mazzi è nata nel 1984 nella città del Tricolore, ma vive e lavora a Venezia. Oltre agli scatti nella Laguna, ha partecipato ad attività internazionali in Svezia, Slovenia, Stati Uniti, Spagna, Finlandia, Germania.

Nel 2011 ha vinto una borsa di studio per un progetto di residenza a San Francisco (California) in collaborazione con il gruppo Future Farmers. Progetti simili ne ha presentati anche in seguito nel nostro Paese.

Il Festival è promosso dalla Fondazione Palazzo Magnani insieme al Comune di Reggio Emilia. Lo “special sponsor” della manifestazione è il Gruppo Iren.