Gazzetta di Reggio

Scandiano

Carrozzeria Orfeo propone nel decennale lo spettacolo cult “Thanks for Vaselina”

Adriano Arati
Carrozzeria Orfeo propone nel decennale lo spettacolo cult “Thanks for Vaselina”

Un titolo pluripremiato tra realtà e assurdo

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Scandiano Un rarissimo miracolo del teatro italiano arriva a Scandiano. Domani sera (ore 21) il teatro Boiardo ospiterà la tappa reggiana della nuova tournée di “Thanks for Vaselina” della Carrozzeria Orfeo, allestita nel decennale dello spettacolo, uno dei lavori di maggior successo. Premiato in ogni dove, allestito in diverse nazioni, è diventato anche un film, “Thanks”, con Luca Zingaretti e Antonio Folletto, diretto da Gabriele De Luca, autore, regista e principale attore dell’opera.

Anche il nuovo giro di repliche, dieci anni dopo, sta facendo il pieno, con la sua storia sempre in bilico fra risata e impatto della realtà, un umanissimo dialogo che parte da un contesto diventato profetico: gli Stati Uniti d’America, con il pretesto di “esportare” la propria democrazia, hanno deciso di bombardare il Messico, distruggendo tutte le piantagioni di droga e classificando le numerose vittime come “effetti collaterali”. È qui che si muovono i protagonisti Fil e Charlie, trentenni senza grandi prospettive alle prese pure col ritorno di parenti scomparsi. Il titolo completo “Thanks for Valesina - Dedicato a tutti i familiari delle vittime e a tutte le vittime dei familiari” descrive con perfida l’incastro.

Un perfetto equilibrio che continua a piacere. «Siamo vicini alle duecento repliche totali, stiamo facendo tanti tutto esaurito e abbiamo centinaia di spettatori. C’è una grande risposta di pubblico, ed è quella che dà il senso a quello che facciamo», racconta De Luca. «Credo sia merito della capacità di riunire tante persone collettività densa e folta che torna ai nostri spettacoli, segue i temi che trattiamo. È la soddisfazione più grande, vale per tutti i nostri lavori e d'altronde abbiamo sempre puntato sul pubblico».

“Thanks for Valesina” è l’esempio più concreto: «È il nostro cult, quello che ci ha fatto conoscere. Siccome dopo abbiamo allestito altri lavori, volevamo dare l’opportunità di rivedere a chi ci aveva scoperto dopo con altri spettacoli, da qui l’idea della replica». Anche lo scenario di sfondo aiuta a coinvolgere, con il suo realismo anticipatorio. «Oggi molti pensano che sia stato scritto adesso, è una grande soddisfazione, ci sono temi universali e radicati nel presente con pure elementi predittivi, ed è diventato un piccolo classico contemporaneo», riflette l’autore.

Questo comporta responsabilità? «Ah, grandi onori portano sempre grandi responsabilità. Fa parte del nostro mestiere, abbiamo raggiunto un certo successo nel mondo del teatro italiano, lo spettacolo nel 2024 è già atteso, sentiamo il peso non solo del confermarsi ma pure del superarsi. Devo dire che negli ultimi anni abbiamo sempre buone reazioni del pubblico, difficilmente ci capita un contraddittorio, e comunque ogni sera in camerino va sempre ricordato che va sempre dato il massimo».

Un successo che potrebbe spingere ad accomodarsi, per certi versi. Non è il caso della Carrozzeria Orfeo, precisa De Luca: «Quello che non dobbiamo fare è arrenderci e vivere di rendita, rifare una storia con due personaggi attorno al tavolo, con poca spesa, e venderlo facilmente. Si deve sempre rilanciare per quanto possa essere difficile e straziante, e dopo undici spettacoli lo è. Dobbiamo sempre rilanciare e andare oltre, è il nostro unico dovere verso il pubblico, che rimane il nostro principale datore di lavoro. A volte alcuni se lo scordano nel nostro ambiente, guardano più ai critici, ad altro».

Una riflessione che esclude anche la seconda parte dell’opera. «Non ci abbiamo mai pensato, questa è stata una grande “vittoria” nell’attuale contesto italiano, facciamo il decennale per festeggiare e festeggiarci, ma ora è il tempo di guardare più avanti. Per spremere di più “Thanks for Valesina” non verrebbe nemmeno l’olio di sansa. Se l’idea fosse arrivata in tempi non sospetti, con base forte, avrebbe avuto senso, così sarebbe solo un’operazione commerciale», è il congedo.

Il biglietto dello spettacolo, proposto da Ater e dal Boiardo, costa 20 euro, 18 ridotto. Per informazioni sui biglietti, www.vivaticket.it, info@cinemateatroboiardo.com, tel. 0522/854355.