Gazzetta di Reggio

Canossa

Matilde e il Perdono affascinano anche in versione realtà virtuale

Matilde e il Perdono affascinano anche in versione realtà virtuale

Successo per la prima edizione del Forgiveness Festival allestito alla Rupe. I visitatori, dotati di visori, hanno ripercorso le vicende storiche della Grancontessa

31 gennaio 2023
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Canossa Borgo di Canossa affollato, grazie anche alla splendida giornata di sole, domenica per la prima edizione del Forgiveness Festival, dedicato allo storico Perdono avvenuto durante la lotta che contrappose l’autorità della Chiesa a quella imperiale, quando Enrico IV, per ottenere l’annullamento della scomunica inflittagli da papa Gregorio VII, fu costretto a umiliarsi davanti al portale del castello di Matilde.

In mattinata sono stati aperti il mercato dei prodotti locali, alcuni molto particolari, e l’acetaia comunale “La Rupe di Canossa”, in un contesto caratterizzato da musiche, escursioni, street food e spettacoli.

Sempre in mattinata è stata inaugurata la mostra “La sfida di Enrico IV a Canossa”, composta da incisioni e stampe tratte dalla collezione di Giuliano Grasselli, scomparso nei giorni, allestita al centro turistico “Andare a Canossa”, ai piedi della storica Rupe matildica, che sarà aperta fino a domenica 12 febbraio.

Alle 12 e alle 14.30 sono iniziate le visite, guidate da Donatella Jager Bedogni e Vida Borciani, del primo tour in realtà virtuale su Matilde di Canossa, nel quale i partecipanti – una cinquantina in totale, tra cui diversi bambini entusiasti per l’esperienza – hanno scoperto la storia della Grancontessa, accompagnati dalla tecnologia della realtà virtuale. I partecipanti, accompagnati da due armigeri, sono saliti fino al castello fermandosi lungo il percorso per ascoltare la voce di Barbara Alberti e, mediante i visori di realtà virtuale, per viaggiare nello spazio e nel tempo grazie alle animazioni suddivise in quattro tappe: la prima, introduttiva, è servita per calarsi nel personaggio Matilde; la seconda, per incontrare i castelli matildici (Bianello, Carpineti, Rossena, Rossenella e Canossa) e assistere alla Battaglia della Nebbia del 1092, in cui l’esercito di Matilde, aiutato dalla conoscenza dei luoghi e dalla nebbia salita dai campi, sconfisse l’esercito dell’inperatore Enrico IV. Terza fase: il celebre Perdono in mezzo alla neve. Infine, una volta saliti al castello – dove ad accogliere i visitatori c’erano gli interpreti di Matilde con due ancelle, Donizone, papa Gregorio VII ed Enrico IV – le immagini della Rupe di Canossa realizzate dall’Istituto italiano dei Castelli. Insomma, una immersione totale – ma sintetica e facilmente accessibile anche ai bambini – nella lotta per le Investiture e in una storia epocale che ebbe Matilde tra i principali protagonisti in Europa. Una storia che vide Enrico IV prendere la decisione di varcare le Alpi a cavallo – con moglie e figlio, per avere un maggiore “impatto emotivo” al cospetto del papa – e ottenere la revoca della scomunica inflittagli dal pontefice.

Il pomeriggio ai piedi del castello di Canossa ha visto le esibizioni degli sbandieratori, musici e giocolieri del fuoco della Maestà della Battaglia di Quattro Castella.

Una esperienza, quella Forgiveness Festival, che probabilmente verrà replicata in futuro, considerando l’esito positivo della prima edizione, alla quale hanno partecipato Agenzia viaggi “Fontana nel mondo”, REscover, Way, Associazione turistica Pro loco Canossa, Associazione Amici di Matilde e del castello del Bianello, Acetaia comunale Rupe di Canossa, associazione Terre di Canossa, E-Venti di Terra, centro turistico “Andare a Canossa” e Associazione sbandieratori e musici Maestà della Battaglia, con il patrocinio del Comune di Canossa.

«Il tour è piaciuto moltissimo – commenta Alberto Fontana di “Fontana nel mondo” – e c’è stato un bel “clima” anche tra le associazioni che hannno partecipato all’organizzazione. Un festival da ripetere come tappa annuale, magari spostando la data alla primavera o all’estate, in modo da aggiungere altre giornate in cui allestire eventi medievali con la partecipazione di varie associazioni, con le quali abbiamo già preso contatto». l

M.G.

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