Gazzetta di Reggio

Cent’anni dalla nascita di Otello Sarzi: una mostra per il grande burattinaio

Serena Arbizzi
Cent’anni dalla nascita di Otello Sarzi: una mostra per il grande burattinaio

L’esposizione “Cent’anni dal futuro” sarà inaugurata sabato al Tecnopolo

01 febbraio 2023
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Reggio Emilia Un viaggio nella grande opera di Otello Sarzi, indimenticato burattinaio, attraverso 60 immagini originali realizzate da sette maestri, in occasione del centenario dalla nascita.

Tutto questo è la mostra “Cent’anni dal futuro”, che si inaugurerà sabato alle 15.30 al capannone 19 del Tecnopolo, in piazzale Europa, e che sarà possibile visitare dopo i saluti delle istituzioni e del comitato celebrazioni. Seguiranno, poi, i ricordi dei fotografi presenti, sul rapporto d’amicizia con il “loro” Otello, oltre a un breve sketch, animato dal burattinaio Mauro Sarzi, primogenito di Otello.

La mostra incentrata sul grande burattinaio Otello Sarzi conclude le celebrazioni del centenario della nascita (1922-2022) ed è resa possibile grazie anche alla generosa disponibilità di sette importanti fotografi: Alfonso Zirpoli, Claudio Salsi, Enrica Scalfari, Gianni Berengo Gardin, Giovanni Biccari, Vasco Ascolini e Ivano Bolondi.

Ciascuno di loro ha incontrato Otello in momenti diversi della sua e della loro vita, fissando negli scatti non soltanto il personaggio e l’artista, ma anche quando riuscito: l’invisibile nel visibile. Osservando le immagini, traspaiono il carisma e l’umanità che Otello riusciva a suscitare in ognuno, maturati spesso in profonde amicizie e opportune collaborazioni.

«Ogni fotografo qui ospitato ci trasmette – spiegano gli organizzatori – con i suoi scatti, un’immagine personale e unica del soggetto: l’amicizia di Otello con Cesare Zavattini, colta da Berengo Gardin, suggestive le mani parlanti dell’artista fotografate da Alfonso Zirpoli; Vasco Ascolini ci riporta alle maschere espressive di burattini e pupazzi; Enrica Scalfari celebra la curiosità di Fellini per l’arte di Otello e il teatro di figura; Claudio Salsi ne onora la magica figura con suggestivi ritratti, Giovanni Biccari ferma Otello nel suo classico gesto burattinesco e Ivano Bolondi fissa con l’obiettivo la magia dei suoi spettacoli. La qualità fotografica è premiante anche per l’unicità del soggetto e restituisce alla figura di Otello Sarzi quell’aura tutta speciale che Otello ha costruito durante tutta la sua vita artistica, dove i valori della solidarietà, dell’arte e della generosità hanno accompagnato l’innovazione e la sperimentazione del suo straordinario “teatro di figura”».

La suggestione complessiva che trasmette l’intero allestimento è supportata da una significativa selezione di manufatti: burattini, grandi figure scenografiche e maschere reali corrispondenti alla storia delle generazioni della Famiglia Sarzi. Parte del patrimonio costruito in una vita artistica è visitabile alla sede della Fondazione Famiglia Sarzi al Museo dei Burattini, a Corte Tegge di Cavriago.

Otello Sarzi è stato un artista formidabile e un grande sperimentatore con oltre 50 anni di produzione di racconti, spettacoli e migliaia di burattini. La dinastia di attori itineranti e burattinai con 120 anni di storia prosegue oggi con il figlio Mauro e i nipoti. l