Gazzetta di Reggio

Guastalla

“Così è (se vi pare)” porta al Ruggeri la verità che non esiste

“Così è (se vi pare)” porta al Ruggeri la verità che non esiste

La commedia di Pirandello stasera a Guastalla 

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Guastalla Questa sera (ore 21) il Teatro Ruggeri di Guastalla ospiterà il nono appuntamento della stagione teatrale 2022-23 con un allestimento della commedia “Così è (se vi pare)” di Pirandello per la regia di Geppy Gleijeses, con Milena Vukotic, Pino Micol, Gianluca Ferrato.

Scritta nel 1917, quella che per molti critici, con i “Sei personaggi in cerca d’autore”, è la più bella commedia di Pirandello, presenta il vano tentativo di far luce, in una città di provincia, sull’identità della moglie del nuovo segretario di Prefettura: si tratta della figlia della Signora Frola, come questa sostiene con assoluta certezza? Oppure quella donna è morta tra le macerie di un terremoto e la moglie del segretario è tutt’altra persona (com’egli sostiene)?

La commedia fu rappresentata per la prima volta il 18 giugno 1917 ed è tratta dalla novella “La signora Frola e il signor Ponza, suo genero”. Pirandello ne presentò una nuova edizione arricchita nel 1925, adattandola alla rappresentazione teatrale e modificandola quasi completamente. Quest’opera segna il passaggio di Pirandello dal teatro regionale di ispirazione verista all’opera polemica con la società borghese, concentrando la sua attenzione al dramma dei personaggi che si cela dietro le convenzionalità sociali. Nelle certezze della società borghese si insinua il dubbio, l’assurdo della verità che è solo sofferenza e tormento.

“Così è (se vi pare)” quando andò in scena sconcertò è sgomentò il pubblico. Non era mai successo di uscire da teatro senza una conclusione, senza una verità affermata.

L’idea dell’allestimento nasce da una strepitosa intuizione di Giovanni Macchia, il più rilevante critico di Pirandello: il cannocchiale rovesciato. Le cose più vicine, vissute, torturanti, furono viste con il binocolo rovesciato: da quella distanza che ne permettesse la meditazione assorta o l’ironia o addirittura il grottesco. Geppy Gleijeses ha chiesto a uno dei più importanti videoartist del mondo di creare, in un contenitore vuoto, degli ologrammi assolutamente tridimensionali, donnine e piccoli uomini alti 50 centimetri, che altro non sono che i personaggi della commedia, i quali inutilmente si affannano per scoprire una verità che non esiste. All’ingresso della Signora Frola, quegli esserini li rivedremo in dimensioni normali. Piccoli uomini che riprendono le loro reali fattezze di fronte alla grandezza del dolore e dell’amore di una madre.l

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