Gazzetta di Reggio

Correggio

L’Attesa in scena all’Asioli tra la commedia e il dramma

L’Attesa in scena all’Asioli tra la commedia e il dramma

Anna Foglietta e Paola Minaccioni domani sera (ore 21) a Correggio nei panni di una nobildonna e una serva dall’incompatibilità al comune sentire

19 marzo 2023
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Correggio Domani sera (21 marzo ore 21) al teatro Asioli di Correggio arrivano Anna Foglietta e Paola Minaccioni, interpreti di “L’attesa”, un testo di Remo Binosi diretto da Michela Cescon e prodotto da Teatro di Dioniso e Stabile del Veneto.

Cordelia è una giovanissima nobildonna veneziana che sta per sposarsi ma che aspetta un figlio non dell’uomo che sposerà, che quindi bisogna tener nascosto. Viene reclusa in campagna: dopo il parto segreto nessuno dovrà sapere del figlio.

Le viene affiancata la serva Rosa, anche lei incinta di non si sa chi, che ha un compito oscuro.

L’incompatibilità delle due nature si trasforma via via in un comune sentire, attraverso condivisione, confidenze, abbracci, amore. Esaurita l’attesa si compie il dramma.

In scena due personaggi emozionanti: soffriamo con loro, le amiamo con dolcezza, ci identifichiamo prima con una, poi con l’altra, poi con tutte e due. Il linguaggio è originale e sorprendente, sapientemente comico, come in Goldoni e Eduardo.

E nonostante l’azione sia ambientata nel Settecento, temi e contenuti restano tuttora universali. Il rapporto serva-padrona, il doppio, la maternità, il male, la morte si alternano con repentini passaggi di registro narrativo, dalla commedia al dramma, dal noir fino a sfiorare la tragedia

Testo di Remo Binosi già amato dal pubblico in una precedente messinscena di trent’anni fa a firma di Cristina Pezzoli, che fu premiata con il maggior numero di spettatori di quella stagione, e trasformato in film da Giorgio Treves qualche anno dopo (con Chiara Muti e una giovanissima Stefania Rocca nella parte di Rosa), viene ora sapientemente riproposto con la regia lucida e delicata di Michela Cescon (dopo la regia della trasposizione teatrale della Donna leopardo di Alberto Moravia) e affidato all’interpretazione di due attrici tra le più amate dal pubblico italiano: la fragile e drammatica Anna Foglietta (Perfetti sconosciuti) e la vulcanica Paola Minaccioni (Mine vaganti).

«È un testo – spiega la stessa Anna Foglietta che interpreta Cornelia – ha che parla di donne, di femminilità, di umanità e del senso profondo dello stare al mondo. Lo definisco un testo esistenzialista, soprattutto il personaggio di Cornelia al quale è affidato il compito di portare avanti un pensiero soprattutto rispetto al senso dell’esistenza. Ha senz’altro una forma di nichilismo che però viene tradita dalla sua giovane età, mentre il personaggio di Rosa è più concreto e distilla all’interno dello spettacolo perle di saggezza legate al suo essere pragmatico. Due donne agli antipodi che però si compenetrano perfettamente».l

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