Gazzetta di Reggio

Gli studenti del Canossa raccontano la danza tra amore e follia

Gli studenti del Canossa raccontano la danza tra amore e follia

Domani alle 16 l’istituto apre le sue porte per una conferenza-spettacolo. Si esibiranno gli studenti e le studentesse di terza e quinta dell’indirizzo coreutico

28 marzo 2023
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Reggio Emilia Una conferenza-spettacolo tenuta dagli studenti del liceo coreutico Matilde di Canossa aperta non solo agli studenti ma a tutta la città.

Il progetto “La danza fra amore e follia. Giselle” – curato dalla professoressa Roberta Leo, docente di Tecnica della danza classica e Storia della danza – coinvolge le classi terza e quinta dell’indirizzo coreutico e le classi del triennio dell’indirizzo di scienze umane andando a ripercorrere i temi e le coreografie del balletto più emblematico e fortunato del periodo romantico, con un approccio teorico-pratico che coinvolgerà aspetti coreutici, musicali, filosofici e critici. L’iniziativa, che vedrà la sua restituzione domani alle 16 nell’aula magna dell’istituto Canossa, ha attraversato diverse fasi di studio grazie agli approfondimenti offerti da esperti esterni e ai docenti. Dapprima gli studenti dell’indirizzo coreutico hanno svolto un’ampia ricerca nell’archivio storico del Teatro MunicipaleValli, dove sono stati guidati dall’archivista Liliana Cappuccino per mettersi sulle tracce dei significati incorporati dal balletto nel corso dei decenni. Nel contempo, hanno maturato in autonomia riflessioni che ruotano attorno a una domanda centrale, richiamata anche nel titolo del saggio di riferimento a cura di Vittoria Ottolenghi (Editrice Compositori, 2007): “Perché ancora Giselle?”. Dopodiché gli studenti hanno potuto servirsi dei contributi degli esperti esterni incontrati durante le lezioni frontali: Renata Savo, giornalista, addetta stampa e critico di danza e teatro; Gaia Clotilde Chernetich, dramaturg di danza; e il maestro Arturo Cannistrà, regista e coreografo. A questi ultimi, gli allievi dell’indirizzo coreutico hanno consegnato i materiali frutto della loro ricerca per avviare un dialogo ragionato con i ragazzi dell’indirizzo di scienze umane.

La contadina Giselle si innamora del bugiardo Albrecht, duca di Slesia, il quale si presenta nei panni del contadino Loys e le promette amore, omettendo di essere un nobile già promesso sposo a alla cortigiana Bathilde. Scoperto l’inganno Giselle impazzisce dal dolore e muore di crepacuore. “Giselle” è, dunque, il racconto di una delusione d’amore che si tramuta in follia e che unisce argomenti e sentimenti ancora attuali: la follia per amore, le differenze sociali, la morte, il desiderio di vendetta. La lunga ricerca e selezione delle fonti storiche ha accompagnato la conoscenza delle molteplici versioni composte, dallo studio della prima rappresentazione (1841 all’Opera di Parigi), realizzata da Jean Coralli e Jules Perrot sulle musiche di Adolph Adam, a quelle in chiave contemporanea di Dada Masilo o di Mats Ek.

La conferenza-spettacolo si concluderà con un “coro danzato”, frutto dei laboratori condotti da Gaia Clotilde Chernetich e Arturo Cannistrà, e arricchito dalle testimonianze degli allievi dell’indirizzo di scienze umane (classi 3G, 3H, 5H). Ingresso libero fino a esaurimento posti (gradita prenotazione via mail: coreutico@liceocanossa.edu.it). l

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