Gazzetta di Reggio

Il libro

Il “Bestiario selvatico” di Massimo Zamboni tra parole e immagini

Adriano Arati
Il “Bestiario selvatico” di Massimo Zamboni tra parole e immagini

Presentazione sabato alla Collezione Spallanzani

11 aprile 2023
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Reggio Emilia Storie esemplari di un mondo in perenne cambiamento, in grado di ricordarci i cambiamenti del nostro mondo.

Per il suo ultimo libro, Massimo Zamboni è andato a pescare in una tradizione antichissima, quella dei racconti morali con protagonisti animali, e da lì è partito per creare un vivacissimo “Bestiario selvatico”, un volume di testi e riflessioni pubblicato poche settimane fa dalla Nave di Teseo. Il “Bestiario” mette insieme le parole dell’ex fondatore di Cccp e Csi, da decenni impegnato come autore solista, in campo letterario come musicale, e i disegni dello zoologo e illustratore Stefano Schiaparelli.

Un argomento che a prima vista può apparire insolito pensano al percorso di Zamboni, che in realtà da tempo vive in montagna dedicandosi anche a una piccola azienda agricola immersa in una zona dove la presenza umana è ridottissima. «Sono temi a cui mi sono sempre interessato, e ora è capitata questa occasione. L’idea era quella di creare una serie di apologhi, in cui si osserva quello che accade e poi si traggono delle conclusioni. Sono partito da tanti incontri con animali che ho vissuto in prima persona, a volte cercati a volte fortuiti, qui vicino a casa mia come altrove», racconta ora.

Il risultato è davvero intrigante e a brevissimo il pubblico reggiano potrà conoscerlo anche dalle vive parole di Zamboni, grazie alla prima presentazione cittadina fissata per il pomeriggio di sabato 15 aprile in una sede suggestiva e aderente come poche all’argomento: «La presentazione reggiana la farò in un luogo a me molto caro, la collezione Spallanzani dei Musei Civici della città. È in quel museo, nelle tante visite che ho fatto sin da bambino, che ho iniziato a conoscere bene la natura, ad interessarmi. E per me è davvero un piacere poter parlare lì del Bestiario, è davvero un posto speciale», spiega soddisfatto.

L’appuntamento è quindi alle 16 di sabato 15 aprile, per il dialogo fra Zamboni e lo scrittore ed entomologo Gianumberto Accinelli. L’ingresso è gratuito, con prenotazione da confermare ai Musei.

Il dialogo con Accinelli, una figura capace di mettere insieme scienza e letteratura, conduce a chi ha accompagnato Zamboni nel “Bestiario Selvatico”, lo zoologo e disegnatore Stefano Schiaparelli: «Ho conosciuto Schiaparelli a Genova – spiega Zamboni – dove insegna Zoologia, ho scoperto che è anche un illustratore e da lì si è ragionato sul procedere insieme per questo volume, credo che il suo stile così vivace sia molto adatto a raccontare il bestiario».

Il risultato è una miscela gustosa, spesso toccante, a volte illuminante di apologhi, retaggio di una forma antichissima di narrazione.

«È una forma che ci accompagna da sempre, questi racconti ci portano a riflessioni e ci portano anche a ricordare come il nostro mondo sia in perenne cambiamento. Gli animali che vediamo oggi nella nostra terra non sono più quelli della mia infanzia, i voli dei rondoni che ricordo da bambino adesso non li vediamo più ma vediamo altri fenomeni, altre specie che hanno viaggiato, si sono mosse spinte dalle necessità e dai cambiamenti».

Una lezione da non scordare, se si guarda alla contemporaneità e a riflessioni che riguardano anche l’uomo: «È così, gli animali si spostano quando devono e trovano residenza in un luogo in cui sono sicuri. Anche da noi, come ovunque, ci sono specie arrivate altrove e i cambiamenti sono costanti, portano con sé novità, e nomi nuovi e antichi che da sempre hanno stimolato la nostra fantasia».