Lo spettacolo

Un tuffo danzante nel non-sense ispirato al male di vivere beckettiano

Un tuffo danzante nel non-sense ispirato al male di vivere beckettiano

“Beast Without Beauty”, regia di Carlo Massari, domani sera in Fonderia

25 aprile 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia Si ispira al teatro dell’assurdo di Samuel Beckett e al suo “Giorni felici” il giovane coreografo Carlo Massari per raccontare la trappola della condizione esistenziale.

Lo spettacolo “Beast Without Beauty “(produzione C&C Company) che va in scena alla Fonderia domani sera (ore 21) preceduto alle 18 da una prova aperta, si presenta come un autentico tuffo nel non-sense, un irriverente, cinico studio sugli archetipi della miseria umana, sull’inespressività, sulla spregevole crudeltà nelle relazioni interpersonali.

Volti pallidi, figure esangui, disumanizzate e stremate che si affrontano in un algido duello; in palio c’è l’affermazione di un ruolo, un’identità, una posizione sociale, senza esclusione di colpi.

Carlo Massari è un performer, coreografo e creatore transdisciplinare attivo nella scena contemporanea italiana ed internazionale. Da sempre impegnato nella ricerca di nuovi linguaggi performativi, approfondisce l’ibridazione e commistione tra le diverse discipline artistiche, definendo nella forma “anfibia” un suo tratto distintivo chiaro e riconoscibile.

Nel 2020 oltre che assegnatario del riconoscimento CollaborActionXL della Rete AnticorpiXL è Artista Associato del Festival Oriente Occidente.

Il suo eclettico percorso formativo e professionale è caratterizzato da esperienze che alternano la prosa al teatro musicale, fino ad approdare alla danza e al teatro fisico.

E “Beast Without Beauty” dove sarà in scena insieme a Emanuele Rosa e Giuseppina Randi, costituisce un aristocratico gioco perverso di corteggiamenti a doppio fine, di soprusi; una violenza nascosta, taciuta, color pastello, che porta irrimediabilmente al massacro, all’estinzione; non ci saranno vincitori, ma solo vinti.

La conclusione è... di tanto agitarsi non succede nulla... Ancora una volta una creazione indaga nella psiche umana con uno sguardo: fermo, freddo, gelido, impietoso sulla società. Nonché un irriverente, cinico studio sugli archetipi della miseria umana, sull’inespressività, sulla spregevole crudeltà nelle relazioni interpersonali. Perdenti in un rapporto di superficiale relazione, si affrontano in un algido duello; in palio l’affermazione di un ruolo, un’identità, una posizione sociale, la sopravvivenza.

Non esistono regole, tutto è consentito: ci si presta ad essere prede, vittime designate dell’altro, ne siamo coscienti, attendiamo solo che succeda, e a nostra volta siamo pronti ad avventarci, offendere, fendere, stritolare, sbranare, a finirlo impietosamente, ma senza sporcarci le mani.

Alla fine, diventa un tentativo di raccontare fisicamente il male di vivere, la paralysis beckettiana: un uomo illanguidito, disperato fino a divenire insensibile, ormai incapace di prendere in mano la sua vita e sottrarla alla miseria nella quale si è impaludata.

Biglietti: intero 10 euro; ridotto under 30, scuole di danza, Liceo Coreutico Matilde di Canossa, over 65, soci CralComune di Reggio Emilia: 6 euro. Ridotto under 8: 3 euro. I biglietti non sono numerati.