Fotografia Europea circuito OFF

Gonzalo Borondo allo Spazio C21 con il suo progetto Substratum

Giulia Bassi
Gonzalo Borondo allo Spazio C21 con il suo progetto Substratum

Classe 1989, è un artista visivo eclettico, multimediale, figurativo tra i più brillanti della sua generazione

26 aprile 2023
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Reggio Emilia Un progetto complesso, articolato e di forte suggestione è quello che presenta lo Spazio C21 di Palazzo Brami per Fotografia Europea sezione Off. L’artista coinvolto è lo spagnolo Gonzalo Borondo, autore di Substratum (in mostra dal 29 aprile al 25 giugno) e, come tutti i progetti dello Spazio C21, le opere e il loro concept sono nate in loco. A rivelarcelo in anteprima il proprietario e anima dello Spazio, Eugenio Sidoli.

Gonzalo Borondo, classe 1989, è un artista visivo eclettico, multimediale, figurativo tra i più brillanti della sua generazione. Nasce a Valladolid, in Spagna, cresce a Segovia e studia a Madrid, dove approfondisce la tecnica della pittura figurativa; dal 2003 frequenta la scena dell’arte underground madrilena e si distingue per l’originalità e la forza dei murales che realizza in luoghi non autorizzati, provocazioni potenti che sanno ispirare il pubblico. Nel 2011 si trasferisce a Roma, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti e si lega alla città che per prima lo consacrerà quale protagonista della scena internazionale dell’arte pubblica urbana. «La sua poetica è espressionista, intimista e umanista – spiega Eugenio Sidoli –. Gonzalo indaga i sentimenti, la fragilità della psiche, gli stati d’animo, l’inquietudine, i moti della coscienza ed è intrisa di spiritualità e di natura. Nel suo immaginario, il contesto fisico e psicologico si intrecciano in un dialogo caratterizzato dalla sperimentazione di tecniche, dalla scelta di supporti inediti e da un tratto identitario, consapevole, carico di energia e di personalità che trasforma la dimensione artistica in un’esperienza immersiva».

Ma c’è un altro particolare che Sidoli desidera mettere i evidenza. «Per l’edizione 2023 di Fotografia Europea, Borondo insiste sulla vocazione esperenziale e installativa del suo lavoro, ma utilizza per la prima volta il solo medium fotografico, integrando tecniche analogiche e digitali al fine di esplorare in modo concettualmente nuovo il tema della memoria, della diversità e le problematiche legate alla conservazione del patrimonio culturale. In una tensione tra radici e futuro, Borondo intercetta l’eco della storia, insiste sul concetto di identità e fonde nella sua installazione immagini che provengono dall’archivio fotografico personale e da quello pubblico. Il progetto allo Spazio C21 si articola su una pluralità di piani semantici e concettuali: dalle due nicchie rivolte alla strada, sotto il portico, che contengono una sovrapposizione di immagini - il celebre ritratto del fotografo Nadar, scattato nel 1865, in omaggio al medium e all’ossessione dell’immortalità - al patio, dove domina un’installazione al contempo potente e leggera, per giungere alle grandi vetrine, che ospitano un inedito sguardo al passato e al futuro, una prospettiva sulla diversità, visioni contrapposte di fragilità e forza, di mito e memoria. Nell’ultimo piano, quello interno, si svolge l’ultimo dialogo tra ciò che era, il substratum, ed il presente, tra radici e contemporaneità».

Borondo è un protagonista del suo tempo, un cittadino d’Europa, e naviga i delicati argomenti della rassegna reggiana del 2023 con consapevolezza e autenticità, da artista europeo formatosi in strada più che nelle accademie, oscillando costantemente tra una dimensione politica/storica/ collettiva e una personale/ emotiva / inconscia. «Realizzare opere mi mette sempre un po’ in difficoltà – dice l’artista – forse perché considero l’arte un’esperienza più che un’esecuzione. Il confronto con la fotografia mi ha offerto nuove prospettive espressive. Ricerco sempre una dimensione spaziale in quello che creo e ciò che conta, per me, è l’atmosfera che ne scaturisce. Affrontare lo spazio senza la pittura, in questa installazione allo SpazioC21, è stata un’esperienza entusiasmante».

La mostra Substratum s’inaugura sabato 29 aprile alle 18.30; l’artista sarà presente allo Spazio C21 sia sabato che domenica 30 aprile.