Gazzetta di Reggio

Musica e parole

La storia dei Nomadi in un romanzo che celebra i 60 anni

La storia dei Nomadi in un romanzo che celebra i 60 anni

Lo firmano Beppe Carletti e Gianluca Morozzi, edito da Aliberti

24 maggio 2023
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Novellara Oggi esce nelle librerie di tutta Italia “Una voglia di ballare che faceva luce. Il romanzo di noi Nomadi” che celebra i sessant’anni di musica e di vita della band emiliana, scritto dal leader storico Beppe Carletti con la collaborazione dello scrittore bolognese Gianluca Morozzi.

Il volume è edito dalla casa editrice Aliberti, che come i Nomadi è nata a Novellara.

Questo libro si legge come un romanzo: perché la storia dei Nomadi è un romanzo, più vero di qualsiasi fiction.

Se la vita è un film, questo è il film di band nata nella bassa emiliana soltanto un anno dopo i Rolling Stones e che, come i Rolling Stones, ancora calca i palcoscenici, ancora fa emozionare, cantare, piangere, sognare.

È lontano e allo stesso tempo vicino, quel 1963 in cui decisero di mettersi insieme e scelsero, quasi a caso, quel nome: Nomadi. Due anni dopo usciva il loro primo 45 giri, “Donna la prima donna”.

L’anno dopo iniziava la collaborazione con un altro emiliano all’epoca sconosciuto, di nome Francesco Guccini. “Noi non ci saremo”; “Dio è morto”: non solo canzoni, ma dei veri e propri stendardi per milioni di giovani.

Poi arrivano gli anni Settanta: “Io Vagabondo”, ancora oggi la canzone simbolo della band e un inno per diverse generazioni. La scalata non si ferma più: partecipazioni televisive, presenza alle manifestazioni canore, i lavori discografici numerosissimi sino ad oggi.

Un romanzo che non conosce mai l’ultimo capitolo. Una storia sempre aperta al futuro, con il cuore “gonfio di curiosità, affacciati su quel che sarà”.

La dedica iniziale non è un caso: «Ad Augusto, Dante, Giovanni e ai tanti amici che non sono più con noi». Il pensiero di Beppe Carletti è rivolto ad Augusto Daolio indimenticabile leader della band, Dante Pergheffi il loro bassista scomparso nel 1992 e Giovanni Tosatto, il loro tour manager.

Il libro è scritto in prima persona da Carletti, nomade da sessant’anni. Risale al 1963 il suo incontro con Augusto e l’inizio dell’avventura che per lui va avanti con gioia e un entusiasmo che sembrano inesauribili. Da sempre, affianca all’attività musicale l’impegno umanitario, la raccolta fondi e i numerosi viaggi nelle aree critiche del mondo, come ambasciatore di Pace e Solidarietà. Nel 2005 l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi lo ha nominato Cavaliere della Repubblica.

Ad affiancarlo in questo viaggio fatto di scrittura e ricordi è Gianluca Morozzi, nato a Bologna nel 197: ha esordito nel 2001 con Despero, al quale hanno fatto seguito quaranta romanzi e più di duecentocinquanta racconti.l

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