Gazzetta di Reggio

Rubiera

L’Emilia e una notte alla Corte Ospitale tra anteprime e spettacoli cult

L’Emilia e una notte alla Corte Ospitale tra anteprime e spettacoli cult

Si parte con una pièce di Filippo Nigro

04 giugno 2023
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Rubiera A partire dal 6 giugno torna nel chiostro della Corte Ospitale L’Emilia e una notte 2023, la rassegna estiva ideata e promossa da La Corte Ospitale. Filippo Nigro e Fabrizio Arcuri, Saverio La Ruina, Teatro Delle Ariette, Carrozzeria Orfeo e Le Canaglie, Francesca Sarteanesi, Matilde Vigna e Daniela Piperno, saranno i protagonisti e le protagoniste della rassegna che si concluderà il 13 luglio con un appuntamento speciale. Giulia Guerra, direttrice di Corte Ospitale, racconta: «Il magico chiostro della Corte Ospitale riapre le sue porte per una nuova edizione dell’Emilia e una notte. Sei appuntamenti, diversi linguaggi della scena teatrale nazionale contemporanea, a cui si aggiunge un appuntamento fuori sede per offrire l’opportunità al nostro pubblico di avvicinarsi all’opera lirica nella splendida cornice dell’Arena di Verona: il ritorno di Saverio La Ruina con il suo ultimo intenso monologo, le Ariette con il loro teatro da mangiare, i Carrozzeria Orfeo con un loro lavoro nato dieci anni fa in residenza alla Corte Ospitale e presentato ora in una nuova veste. Apre la rassegna Filippo Nigro con uno spettacolo inedito, partecipato e imperdibile. Chiudiamo con l’anteprima di una nostra nuova produzione che vede protagoniste Matilde Vigna e Daniela Piperno. Sarà infine ospite per la prima volta a Rubiera Francesca Sarteanesi».

L’Emilia e una notte 2023, dunque, prende il via il 6 giugno, alle 21.30, con lo spettacolo “Every Brilliant Thing”, regia Fabrizio Arcuri, che vede co-regista e interprete Filippo Nigro, che porta in scena un racconto di autofiction scandita da “liste di cose per cui vale la pena vivere”, nel tentativo di fornire alla madre un inventario di possibilità per cui valga la pena vivere. “Every Brilliant Thing” è un’opera teatrale dello scrittore britannico Duncan Macmillan scritta nel 2013 assieme a Jonny Donahoe (che ne è stato anche il primo interprete). La pièce è stata presentata in versione originale con grande successo al Festival di Edimburgo e al Barrow Street Theatre di New York e in tour internazionale, fra Inghilterra, Australia e Nuova Zelanda. Nel 2021 viene messo in scena in Italia, nella traduzione di Michele Panella con la regia a quattro mani di Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro, anche attore protagonista dello spettacolo, per la coproduzione di Css Teatro stabile di innovazione del Fvg e Sardegna Teatro.

La rassegna prosegue il 22 e 23 giugno, unici appuntamenti in programma alle 20.30, con “Attorno a un tavolo” del Teatro delle Ariette. Il chiostro della Corte Ospitale si trasformerà in una cucina, con un grande tavolo al centro. Attorno tavoli da lavoro, forno, pentole, fornelli, taglieri e mattarelli. Paola, Stefano e Maurizio accoglieranno gli spettatori, li faranno accomodare attorno al tavolo e apparecchieranno. Così comincia la cena e i tre attori, servendo acqua e vino, focacce, formaggio, verdure e tagliatelle, raccontano storie di vita, esperienze personali, piccoli fallimenti apparentemente senza importanza, inquietudini che attraversano il nostro presente, con leggerezza, senza drammatizzare. Per 30 persone con prenotazione obbligatoria.

Il 28 giugno, ore 21.30, torna Carrozzeria Orfeo che, a dieci anni di distanza, ripropone uno dei suoi spettacoli più visionari: “Robe dell’altro mondo”. Una nuova versione completamente rielaborata che si muove sul confine tra teatro e performance.

Il 4 luglio l’Emilia e una notte ospita Francesca Sarteanesi con lo spettacolo “Sergio”, un frammento minuscolo di una vita qualsiasi. Un monologo moderatamente brillante con qualche piccola impurità tendente all’opaco. È una voce sola in una scena vuota, un dialogo intimo e affettivo tra un colloquio interiore.

Chiude la rassegna il 10 luglio alle 21.30 “L’ultima figlia” con Matilde Vigna e Daniela Piperno, co-produzione Ert Emilia Romagna Teatro Fondazione e La Corte Ospitale. Uno spettacolo che parla delle responsabilità che sommergono, della grottesca burocrazia post-mortem, di un dolore che divora tutto e che riporta all’infanzia. L’Emilia e una notte 2023 si conclude ufficialmente il 13 luglio con una trasferta per partecipare all’opera lirica “Il Barbiere di Siviglia” all’Arena di Verona (prenotazioni entro il 28 maggio 2023).

Un bicchiere di cielo che si rovescia su una notte d'estate di pianura è il key visual, realizzato da Sara Garagnani (art director e grafica), che ci accompagnerà in queste serate.l

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