Gazzetta di Reggio

L’irriverente “Rap. Requiem al poeta” approda al Festival di Resistenza

L’irriverente “Rap. Requiem al poeta” approda al Festival di Resistenza

La 22esima edizione prosegue martedì 11 luglio (ore 21.30) nel Parco di Casa Cervi a Gattatico. A condurre la “messa” due figure che riportano alla mente i becchini di Amleto

10 luglio 2023
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Gattatico Dopo la serata inaugurale, prosegue martedì 11 luglio (ore 21.30) nel Parco di Casa Cervi la 22esima edizione del Festival di Resistenza, ideato e promosso da Istituto Alcide Cervi insieme a Boorea Emilia Ovest, con il sostegno di Proges e Conad, con i patrocini di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Reggio Emilia, Provincia di Parma, Comune di Parma, Comune di Reggio Emilia, Restate, Comune di Campegine, Comune di Gattatico, Università di Parma, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.

Secondo spettacolo in concorso, alle 21.30, sarà “Rap. Requiem al poeta” di Cartocci Sonori, drammaturgia e regia di Pouria Jashn Tirgan, con Pouria Jashn Tirgan e Emanuele Fantini, coproduzione con Teatro del Lemming.

È tutto pronto per dar vita al requiem in programma, un requiem diverso da quello di Verdi o di Mozart. L’ultima preghiera al defunto da opera lirica diventa un concerto moderno. Chi è mort* in tutto questo? È morta l’arte, la democrazia, la pace, la classe operaia, il posto fisso, la rivoluzione, Dante, Ungaretti, ma anche Garrincha e Maradona...

A condurre questa “messa” irriverente sono due figure che riportano alla mente i becchini dell’Amleto, che, tra una canzone e un eloquio in versi ricco di giochi di parole, continuano a “scavare” per dare degna sepoltura ai morti. Due performer, due figure ibride (attori, autori, musicisti, liricisti) che attraversano musica rap, spokenword e spokenmusic e vivono un flusso continuo dove parole e musica scorrono senza mai fermarsi. La performance è costruita come un album, all’interno del quale ogni pezzo apre ad un tema differente: la natura e lo sfruttamento delle risorse, i confini, la guerra, la precarietà dei giovani, l’eredità della famiglia contemporanea. Non c’è una storia da seguire, ma un’esperienza da vivere.

La serata sarà introdotta da Il Punto Critico con una performance di benvenuto agli spettacoli a cura di un gruppo di giovani artisti, guidati da Mariangela Dosi e Maurizio Bercini.

Al termine dello spettacolo seguirà invece la conversazione con il pubblico e gli artisti “Degustando il teatro. Voci autorevoli incontrano la compagnia”, approfondimento dello spettacolo a cura di Iefte Manzotti, studioso di storia contemporanea, e si potranno degustare i prodotti dell’Azienda vitivinicola “Ferretti vini” di Campegine. Durante la serata Casa Cervi rimane aperta ai visitatori ed è visitabile la mostra “7 fotografi per Otello Sarzi”.

L’ingresso è a offerta libera ma è consigliata la prenotazione ai numeri 0522/678356 o tel/whatsApp 333/3276881 e su EventBrite. In caso di maltempo lo spettacolo si terrà al chiuso al circolo Fuori Orario di Taneto di Gattatico. In tutte le sere del Festival dalle 19 è previsto il servizio bar e cucina a cura del Gruppo di Ristorazione “Il Fosso” - Pro Loco di Gattatico.

Il Festival proseguirà giovedì 13 luglio, sempre alle 21.30, con “La Rosa Bianca” di e con Aida Talliente e Sandro Fulvio Pivotti, musiche di Marco Colonna.

“La Rosa Bianca” è il nome scelto da un gruppo di studenti universitari di Monaco, che dalla primavera del 1942 all’inverno del 1943 portarono un percorso di resistenza politica contro il regime nazista. Ispirati da “libri proibiti” di straordinari scrittori, organizzarono un’attività sovversiva, scrivendo e divulgando dei volantini che portavano la voce di chi non poteva tacere davanti alla violazione dei diritti umani. Lo spettacolo, partendo da lettere, pensieri, avvenimenti, vuole essere un omaggio ai giovani di allora e di oggi.l

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