Gazzetta di Reggio

In scena

“Memoria, parla, consolante” dedicato a Beppe Fenoglio

Adriano Arati
“Memoria, parla, consolante” dedicato a Beppe Fenoglio

Ginevra Di Marco, Francesco Magnelli e Andrea Salvadori sul palco questa sera (ore 21.30) nel cortile del Palazzo dei Principi per Mundus

21 luglio 2023
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Correggio Questa sera (ore 21.30) il cortile di Palazzo dei Principi nel cuore di Correggio ospiterà “Memoria parla, consolante. Dedica a Beppe Fenoglio”, uno spettacolo di Ginevra Di Marco in trio con il marito Francesco Magnelli e con Andrea Salvadori ispirato alla Resistenza e alle opere dello scrittore Beppe Fenoglio. Quella correggese proposta nel cartellone di Mundus sarà l’unica data emiliana per questo allestimento, una riflessione in parole e musica che rimanda ad uno dei periodi più brillanti del rock italiano, e reggiano in particolare tutto, gli anni ’90 dei Csi, di cui sia la Di Marco sia Magnelli hanno fatto parte. Quei Csi nati dalle ceneri dei Cccp di Ferretti e Zamboni con l’unione del gruppo toscano, di fuoriusciti dal giro dei Litfiba, composto da Gianni Maroccolo, Giorgio Canali e il tastierista Magnelli, a cui si unì poi la notevolissima voce di Ginevra Di Marco. Sia la cantante sia Magnelli erano nel 1995 a Correggio, a Lemizzone, per l’indimenticato Materiale Resistente organizzato per i 50 anni della Liberazione, il primo momento pubblico di omaggio al comandante Diavolo Fausto Nicolini, da poco riconosciuto innocente dopo mezzo secolo di accuse ingiuste e manipolazioni, della diocesi reggiana e della giustizia, legate all’omicidio di don Pessina quando Nicolini era il giovane sindaco di Correggio.

La Di Marco e Magnelli erano ovviamente sul palco con i Csi anche nell’autunno 1996 ad Alba in Piemonte, nel “Giorno di fuoco” dedicato a Beppe Fenoglio e allestito nella chiesa di San Domenico. Un altro concerto unico, in cui la band omaggiò Fenoglio pochi mesi dopo aver dato alle stampe un disco, “Linea gotica”, che di Resistenza e di guerre parlava, nei testi come nelle musiche, come in Italia nessuno è riuscito a fare mai. Il risultato fu un album dal vivo altrettanto potente. Fenoglio, il “Partigiano Johnny”, con le sue riflessioni toccanti e dolenti sul conflitto e sul dramma, umano, politico, sociale che la sua giovane generazione dovette affrontare in pieno, senza filtri, durante la seconda guerra mondiale ed in particolare dal settembre 1943 in poi, quando la caduta del fascismo e l’occupazione nazista crearono nel Nord Italia un contesto di vera guerra civile.

La Di Marco, con le tastiere di Magnelli, le chitarre, gli strumenti a corda e l’elettronica del bravissimo e fedelissimo “Andreino” Salvadori, torneranno a quegli anni, a quelle canzoni, a quelle che allora sembrano ancora speranze e non solo disillusioni. Si partirà da “Linea gotica”, da “Materiale Resistente” e si spazierà nel vasto repertorio italiano che alla guerra e alla resistenza tante pagine ha dedicato. E lo si farà a poca distanza dal municipio in cui sedeva il comandante Diavolo.l