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Monamour vuole volare

Alice Benatti
Monamour vuole volare

Il rapper 21enne studia informatica ma nel suo futuro vede la musica «Quando canto attraggo le persone, non so perché, ma ne sono grato»

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Reggio Emilia «Il 16 giugno mi sono esibito in piazza della Vittoria in apertura del concerto di Murubutu e mezz’ora dopo il live sono andato e cercarlo per chiedergli cosa ne pensasse della mia musica. Lui mi ha risposto che non mi aveva sentito. E d è finita lì. Un giorno però mi sentirà, mi sentiranno tutti». A parlare è il rapper Francesco Enrico Romano, in arte Monamour, rivelando tutta la sua “fame” di sfondare: vuole vivere di musica. «Non per diventare milionario – premette il 21enne reggiano, che studia informatica all’Università di Modena a Reggio Emilia – a me interessa il palco, dove avviene la magia. Perché per qualche motivo, che ancora non mi spiego, la mia musica riesce ad attrarre le gente e ne sono veramente grato. Potrà suonare banale ma sto lavorando per prendermi tutto e ci riuscirò». Facciamo però prima un passo indietro: il protagonista della nostra puntata di oggi di “RePlay - La scena musicale reggiana si racconta” è un artista emergente di Cadelbosco Sopra, dove vive da quindici anni, che comincia a scrivere e cantare i suoi testi 4 anni fa. Ma è solo nel 2023 che trova il coraggio di condividere cpn gli altri il suo progetto artistico. «Prima lo facevo solo per me, come forma di sfogo e di espressione, ma esibirsi è stato talmente travolgente che non voglio più fermarmi» rivela. Per lui il live è una vera e propria scossa: la prima gli arrriva quando sale per la prima volta su un palco. È il 1 febbraio 2023 e quella sera al centro sociale Orti partecipa all’hip hop contest promosso da Cult – progetto nato a Reggio Emilia nell’autunno 2022 dalla cooperativa sociale “Giro del cielo” e artisti locali attivi sul territorio –, e arriva in finale. Non vince ma «non importa» perché lì trova un nuovo universo inaspettato, fatto di persone che condividono la sua stessa passione. E dopo quella esibizione ne seguono altre, sempre nel reggiano, che lo portano a conoscere sempre più “simili”. Anche grazie a loro, comincia a convincersi che la musica sia il suo destino. «E nella mia vita / Ho visto chi poi ha perso tutto quanto / Senza fare niente e subire soltanto, come in un infarto, ed è per questo che ora so / Che strada seguirò, perché il mondo si ribalta usando un attimo soltanto / E farò questo perché / Ogni cosa che scrivo nasce dal casino / Che c'è / In ogni pezzo di me» canta in “Sorridere”, il suo primo singolo pubblicato su Spotify. «Nei miei testi parlo della mia storia, delle cose che ho dentro, della mia visione del mondo» racconta il rapper, precisando che la fine di un amore (il suo, appunto) a oggi è il catalizzatore della maggior parte dei suoi pezzi. E per settembre ha le idee più che chiare: «si parte a bomba». «Se guardo avanti sento che vorrei esibirmi davanti a tanta gente, ad esempio sarebbe fantastico aprire i concerti reggiani di Mattia Falcone, in arte “MATTAK”, di Davide Shorty. Voglio dare il 120%: è incredibile l’emozione che provo a cantare e finalmente sento di poter esprimere quello che ho avuto dentro per tanto tempo e non ho mai detto a nessuno». E ripete: «Mi prenderò tutto».