Gazzetta di Reggio

Allo Spazio Gerra

Pharmakon, viaggio tra arte, scienza e psichiatria

Pharmakon, viaggio tra arte, scienza e psichiatria

Le installazioni di Beppe Villa indagano il rapporto tra pericolo e opportunità

06 settembre 2023
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Reggio Emilia Inaugura sabato (ore 18) allo Spazio Gerra, la mostra Pharmakon, a cura di Giovanni Nicolini, che esplora le relazioni tra arte, scienza e psichiatria attraverso le installazioni e le sculture di Beppe Villa e una serie di incontri, workshop e performance. Il progetto è realizzato a cura di Flag No Flags Contemporary Art, congiuntamente a Spazio Gerra e Ics- Innovazione Cultura Società Ets con il contributo del Comune di Reggio Emilia e delle Farmacie Comunali Riunite e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

L’allestimento comprende circa 30 opere di Beppe Villa (pitture, fotografie, video, sculture e installazioni) ambientate sui tre piani di Spazio Gerra. L’intero percorso di visita sarà inoltre caratterizzato da pannelli divulgativi utili a familiarizzare il pubblico con le tematiche affrontate dall’autore e in particolare con quelle riferite al rapporto che vincola l’arte visiva e le competenze mediche nella pratica innovativa delle Medical Humanities.

Il progetto

Il progetto Pharmakon, ideato a sostegno di esperienze svolte tra il campo artistico e quello interdisciplinare della medicina e della cura, si svolgerà in concomitanza con la Settimana della Salute Mentale con l’obiettivo di favorire iniziative di sensibilizzazione al contrasto ai pregiudizi e alla discriminazione che in determinate situazioni condizionano, in modo anche severo, la vita delle persone. «La mostra Pharmakon di Beppe Villa, assieme alla serie di incontri in programma – ha detto l'assessora alla Cultura Annalisa Rabitti – indaga le profonde relazioni tra arte e salute, bellezza e sofferenza. Un rapporto sempre affascinante e attuale. È straordinario come l’arte, in questo caso le opere di Villa rivelino la complessità del rapporto tra la persona e il disagio psichico. Siamo convinti che una mostra come questa possa aiutare quante più persone, anche quelle più restie, ad avvicinarsi senza pregiudizi e senza paure al tema del disagio psichico e della salute mentale».

La mostra

«L’idea sottostante la mostra – scrive Giovanni Nicolini nel testo critico dedicato alle opere di Beppe Villa – rinvia a una dimensione unitaria, omogenea e fluida, di mondo e natura, aperta alla più radicale mescolanza, avviata alla trasmutazione circolare e continua dall’organico all’inorganico. Prospettive che si dischiudono, nella forma del Pharmakon, ai temi della vita e delle molteplici strategie utili all’equilibrio necessario alla salute, al benessere psicofisico e alle sfere relazionali, nel ricorso a tutto quanto può dare sollievo». Il termine “farmaco” contiene già nella sua etimologia la nozione di cura o antidoto, ma al tempo stesso di veleno. A partire da questa complessità «le opere d’arte visiva di Beppe Villa – indica Nicolini – sospese tra letteratura, poesia e scienze, nella ricerca ininterrotta di motivazioni e conferme, testimoniano della sostanziale percezione che l’autore ha dell’ambivalenza e delle discordanze che caratterizzano la nozione di Pharmakon nel rappresentare parallelamente i temi del pericolo e della speculare opportunità». La resterà aperta fino al 30 settembre venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Ingresso libero.

Appuntamenti

Sono sei gli appuntamenti di approfondimento che animeranno le tre settimane di esposizione: due presentazioni di libri, una performance musicale e tre incontri che esporranno il tema della salute da prospettive epistemologiche, filosofiche, sociologiche, antropologiche ed anche giuridiche a cura di docenti dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

Si parte sabato, in coincidenza con l’inaugurazione, con la conferenza del professor Luigi Grasselli, ordinario di Geometria UniMoRe, dal titolo “Arti figurative e geometrie” che, all’insegna del concetto di “unitarietà del sapere”, illustrerà alcune connessioni tra arti figurative e geometria utili a svolgere l'analisi artistica e compositiva di un’opera nel contesto di un sapere esplicativo, capace cioè di spiegare perché e come i fenomeni si manifestino. l

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