Gazzetta di Reggio

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Brai vuole toccare il cuore

Alice Benatti
Brai vuole toccare il cuore

Il cantante reggiano ha da poco lanciato il brano “Ho perso in 2 minuti”: «Non mi reputo un musicista prodigio ma so di avere qualcosa da dire»

25 settembre 2023
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Reggio Emilia «Non mi reputo un musicista prodigio, anzi, ma sono certo di avere qualcosa di interessante da dire». Parola di Davide Rinaldo, in arte Brai, compositore e cantautore che «a suon di chitarre distorte e batterie martellanti ti spettina i capelli se ascolti di prima mattina una mia canzone». La sua musica – «il mio canale comunicativo preferito», dice –, nasce dall’esigenza di dare cuore e forma ai suoi stati d’animo e a quello che gli accade, appuntato ogni volta sul block notes che conserva sempre nella tasca «per poter cogliere ogni attimo proprio come se fosse una fotografia immaginaria» da riguardare quando arriva il momento di scrivere le canzoni. Reggiano, classe 1991, di recente su YouTube ha lanciato “Ho perso in 2 minuti”, brano in rima (non a caso della durata di 120 secondi) sulla perdita di qualcosa di importante, che lascia un senso di incompletezza difficile da colmare. «Il protagonista di questo racconto ha perso l’amore e paragona la sua inquietudine alla sofferenza di un musicista che ha perso la creatività» spiega Brai, nome d’arte nato grazie a un amico tornato da un lungo viaggio in America che, una volta, in inglese esclamò: «Da oggi tu sarai Brynolds (Rinaldo in americano, ndr)». «Trovandolo troppo lungo e poco sonante lo accorciai in Brai» racconta il protagonista di questa settimana di “RePlay. La scena musicale reggiana si racconta”, la nostra iniziativa in collaborazione con Arci che vede una nuova puntata ogni martedì. A “Ho perso in 2 minuti” ha partecipato il musicista e produttore carpigiano Simone Severi, «che ha curato interamente la parte sonora del progetto aiutandomi molto anche con le riprese video». Il brano segue l’esordio “Cazzo gridi” con l’etichetta reggiana “Artisti online” e i due singoli “Rettiliano” e “Psyco-Pop”. Il primo disco, completamente autoprodotto e distribuito, è uscito nel dicembre 2020 con altri quattro inediti. Dopo avere lasciato l’etichetta «per motivi interni» ha composto la sigla di due programmi radiofonici/televisivi e, nel 2021, vinto il contest nazionale di artisti emergenti #Artistiemergentimusiccontest premiato con la produzione e pubblicazione del brano “Soliti pensieri”. È seguita, nel 2022, l’uscita del suo secondo album “Prega per me”. «Di solito non mi do neanche il tempo di finire un progetto che penso già a quello successivo – svela Brai – ancora prima dell’uscita del mio ultimo brano avevo pronto quello nuovo, prodotto interamente da Simone Severi. Uno degli obiettivi futuri è quello di portare live, in modo totalmente acustico, tutto il mio repertorio: sarà divertentissimo».

E alla domanda se gli piacerebbe vivere di musica, non ha dubbi: «Scontato dire di sì, è il mio sogno nel cassetto mollare il lavoro per dedicare anima e corpo alla mia arte. Non chiedo tanto: più che un grande palco da calcare mi interessa la gente che ci sta sotto. Andrebbe benissimo anche quello della sagra di paese a patto che sia piena di gente che canta e balla dandomi la carica necessaria a fare un bellissimo live».l