Immaginario e pensiero di Zavattini nel libro di Dusi e Salvador
Un primo passo in un vastissimo mondo ancora poco esplorato, quello dei progetti interrotti di “Za”. È quello che prova a compiere “Cesare Zavattini. Soggetti cinematografici mai realizzati”, volume curato da Nicola Dusi e Mauro Salvador e pubblicato pochi mesi fa da Marsilio.
Il testo rappresenta la prima parte dell’Edizione Nazionale delle Opere di Cesare Zavattini e raccoglie una selezione degli oltre centocinquanta soggetti cinematografici firmati, interamente o parzialmente, dal grandissimo sceneggiatore e scrittore nato a Luzzara. Lavori abbozzati o avanzati, ma mai concretizzati, mai diventati film o serie televisive. L’archivio Zavattini custodito alla biblioteca Panizzi ospita le carte di duecentotrenta sceneggiature e soggetti in cui compare la firma dello stesso Zavattini, e tra questi i centosessanta al centro di questa analisi, non concretizzatisi in opere reali e spesso pure inediti in senso assoluto. I numeri fanno impressione, ricordano la grande capacità creativa e realizzativa dell’artista reggiano, il suo essere uomo di ingegno e di macchina, capace di produrre e di adattarsi alle varie esigenze dell’industria cinematografica italiana nel suo periodo più fecondo. ù
Dusi e Salvador sono docenti e ricercatori universitari che operano nell’università reggiana, in particolare Nicola Dusi, professore associato del dipartimento di Comunicazione ed Economia, che da decenni si occupa di cinema, televisione e del rapporto tra arte e media. Insieme, hanno studiato gli appunti e i testi già più strutturati di Zavattini, corredando ogni voce con analisi critiche e precisazioni che permettono di inquadrare al meglio il singolo lavoro. Non si trova qui lo Zavattini immortale firma dei capolavori del neorealismo, ma si scoprono bozzetti, idee e divagazioni “minori”, per certi versi. Mettendo insieme i vari pezzi si crea un piccolo affresco dell’immaginario e del pensiero di Zavattini, costruito dai dettagli minimi, da quei soggetti magari bocciati che sono serviti come motivazione e come ispirazione secondaria per opere ben più note. Inoltre, mettendo insieme un aneddoto, una data e un film poi uscito, si possono rileggere, con occhi più consapevoli, alcuni degli anni dell’età dell’oro del cinema italiano.
Una prima occasione per conoscere meglio il volume arriverà tra due giorni, sabato 7 ottobre. Alle 11 al palazzo dei Musei è in programma “Cinema di carta: i soggetti mai realizzati”, la presentazione del volume di Dusi e Salvador alla presenza degli autori e di Giorgio Zanetti, Alberto Ferraboschi e Francesca Ricci. L’evento è organizzato dalla biblioteca Panizzi, il luogo in cui è custodito l’archivio Cesare Zavattini e in cui si trovano anche i testi che sono serviti ai due docenti dell’ateneo cittadino per completare il primo volume dell’Edizione Nazionale delle Opere.l