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Il Festival Aperto concede il bis tra improvvisazione e musica etnica

Il Festival Aperto concede il bis tra improvvisazione e musica etnica

“Speaking Cables” alla Sala Verdi e “Radicants” alla Cavallerizza

06 ottobre 2023
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Reggio Emilia Una pièce che abbraccia musica e teatro ed altro ancora attraverso il dispositivo coreografico per voce, cavi e altoparlanti, ovvero “Speaking Cables” di Agnese Banti, va in scena alla Sala Verdi del Teatro Ariosto oggi e domani alle 18 per il Festival Aperto.

L’autrice è artista sonora, musicista, selezionata nell’ambito della prima edizione del Fondo di supporto creatività emergente, promosso da Santarcangelo dei Teatri e da altri 12 partner, tra cui la Fondazione I Teatri. È stata in residenza alla Sala Verdi la scorsa estate, e oggi torna in questo luogo per portare in scena la propria voce per interrogarla come altro da sé. Per giocare ed entrarci in relazione, per scucire e ricucire lo spazio attraverso il suono spazializzato che si svela sulla scena.

Per questo “Speaking Cables” la ricerca compositiva, che si ispira a Samuel Beckett e a John Cage, alterna monologhi, cori, dialoghi e silenzi grazie a una coreografia che mostra gli altoparlanti non solo come dispositivi di diffusione sonora, ma anche come presenze, “personaggi” con cui entrare in relazione.

L’obiettivo del processo di ricerca è quello di creare un dispositivo aperto che, attraverso l’improvvisazione delle sue cellule compositive, permetta la creazione di una drammaturgia sempre diversa in relazione allo spazio scenico, acustico e al pubblico.

L’attività della Banti ha sempre gravitato attorno alla musica corale, gli studi sul paesaggio sonoro, i repertori di musica tradizionale, la composizione per lo spazio e la dimensione collaborativa del fare musica.

Ancora musica per un incontro tra Europa ed Africa, questa sera alla Cavallerizza (ore 20.30) con il virtuoso della kora, Ballaké Sissoko (tra gli artisti più rilevanti della scena etnica e jazz) e l’acclamato sound artist Lorenzo Bianchi Hoesh dal titolo Radicants. Si tratta di un incontro di uno strumento antico con un’elettronica consonante ma complessa, per un appuntamento in cui il pubblico è chiamato a condividere lo stesso spazio acustico.l

G.B.

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