Gazzetta di Reggio

Reggio Emilia, Ogrintchouk sul podio dell’Orchestra della Svizzera Italiana

Giulia Bassi
Reggio Emilia, Ogrintchouk sul podio dell’Orchestra della Svizzera Italiana

Riparte la stagione concertistica domani al Valli

09 gennaio 2024
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Reggio Emilia Tra Mozart e Beethoven, un concerto d’impronta classica con interessanti spunti originali è quello che propone la stagione de I Teatri domani sera (ore 20.30) al Valli.

Protagonista l’Orchestra della Svizzera Italiana con Alexei Ogrintchouk nel ruolo di oboista e direttore d’orchestra. In programma due lavori del genio salisburghese, una degli inizi e una della fine della sua parabola creativa: la Cassazione K63, del 1769 (genere affine alla serenata e al divertimento) che testimonia le impeccabili capacità artigianali di un Mozart tredicenne, mentre “Ah se in ciel, benigne stelle” (qui nella trascrizione per oboe), realizzata nel 1788 per Aloysia Weber (sorella della moglie Constanze) mostra quale caleidoscopio di affetti Mozart sia capace di concentrare in una sola aria. A seguire l’Ottetto, composto nel 1792 da un Beethoven poco più che ventenne: un lavoro che guarda ai modelli mozartiani e infine la Seconda sinfonia (1802) - concepita mentre cominciavano a manifestarsi i sintomi della sordità - per dimensioni, proporzione degli sviluppi e sensibilità si proietta in un futuro che non ha più nulla di settecentesco.

Interprete dei brani è l’Orchestra della Svizzera Italiana, compagine solida composta da diverse personalità di talento, che prosegue il suo cammino di successo sotto la bacchetta di Markus Poschner, direttore principale dal 2015. Negli ultimi anni si sono moltiplicate le accoglienze entusiastiche di pubblico e critica nei maggiori teatri e sale di tutta Europa. La ricca programmazione concertistica vede l’Orchestra collaborare anche con diversi altri direttori e numerosi solisti di fama internazionale, sia nella Svizzera italiana sia al di fuori dei confini regionali: tra tutti Martha Argerich, e la violoncellista Sol Gabetta. Altrettanto intensa l’attività discografica, in collaborazione con la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (Rsi): con l’Integrale delle Sinfonie di Brahms (Sony Classical), mentre con Poschner prosegue nella realizzazione di CD dedicati alle opere inedite di Rossini e Cajkovskij.

Alexei Ogrintchouk che sarà anche l’oboe solista, è laureato alla Scuola di Musica Gnessin a Mosca e al Conservatorio di Parigi, si distingue come uno dei più straordinari oboisti nell’attuale panorama musicale. Per la sua eccellente abilità tecnica unita al profondo lirismo è riuscito a conquistare numerosi concorsi internazionali, tra cui il prestigioso concorso internazionale Ciem a Ginevra quando aveva 19 anni. Nel 2005 è stato nominato primo oboista solista dell’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam e si è esibito sotto la direzione di numerosi direttori d’orchestra, tra cui Mariss Jansons, Valery Gergiev, Gennady Rozhdestvensky, Seiji Ozawa, Fabio Luisi, Kent Nagano e Daniel Harding.