Gazzetta di Reggio

Da venerdì a domenica

Cast tutto al femminile per Otello con otto attrici sul palcoscenico

Giulia Bassi
Cast tutto al femminile per Otello con otto attrici sul palcoscenico

Reggio Emilia: al teatro Ariosto sotto il segno del capolavoro di Shakespeare. Federica Fracassi (Jago): «Il regista va oltre il pregiudizio del physique du rôle»

10 gennaio 2024
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Reggio Emilia Ribaltando il canone del teatro elisabettiano e shakespeariano che vedeva sul palco solo attori uomini, la stagione di prosa de I Teatri propone da venerdì a domenica al Teatro Ariosto un Otello tutto al femminile con otto attrici sul palcoscenico. La proposta anticipa di una settimana la versione in musica del capolavoro del Bardo che com’è noto, costituisce la penultima opera di Giuseppe Verdi.

«L’idea del regista Andrea Baracco è di sgomberare lo sguardo dal pregiudizio del physique du rôle – spiega Federica Fracassi che nella produzione ricopre il ruolo di Jago – ad esempio che Otello debba essere muscoloso, guerriero, oppure Cassio bello. Questo al di là di qualsiasi tipo di identificazione per concentrarci invece maggiormente sul testo e la storia che nasce dal testo con tutti i suoi temi - come la gelosia o il femminicidio - affrontati con i nostri corpi femminili».

A tal proposito, la produzione si avvale del lavoro drammaturgico di Letizia Russo, pluripremiata protagonista del teatro contemporaneo. «Letizia, oltre ad essere un’autrice contemporanea, si dedica agli adattamenti e, a proposito di Otello, l’ha tradotto in maniera eccezionale, coniugando il linguaggio shakespeariano con le esigenze pratiche dello spettacolo. Ad esempio, c’è molta concentrazione sulle vicende e i dialoghi a due: tra Jago e Otello, Jago e Roderigo... così Jago può raccontare le sue storie ingannevoli facendo da malvagio da regista (all’epoca il ruolo di Jago era interpretato da comici e improvvisatori). Jago da cui scaturisce la tragedia è come se avesse un ruolo sia dentro che fuori dalla “quarta parete”, in quanto arriva con lo sguardo anche allo spettatore. Il male lo prende da ciascuno mentre agisce, usando uno specchio dove ognuno può riflettersi».

Non solo Jago, il grande orchestratore della vicenda, è giustamente ben caratterizzato, ma Federica ci fa capire come ogni personaggio abbia una sua fisionomia precisa e complessa: Desdemona, ad esempio, sta con Otello per ribellione nei confronti del padre.

«Otello non ha mai delle parole d’amore che trasmettono il senso di una spontanea empatia: la tragedia succede perché non ha gli strumenti per gestire la vicenda, invece Emilia, la moglie di Jago, è l’unica che comprende e riesce a ribellarsi, parlando a nome di tutte le donne. Mentre un personaggio innovativo è il “full”, una sorta clown interprete del “doppio” di Jago che porta avanti la storia quando lui mette in atto il piano».

Indubbiamente impegnativo, lo spettacolo presenta un nutrito ensemble corale al quale vengono affidati dei dialoghi serratissimi su un tempo sospeso per mettere in rilievo la caratterizzazione universale quindi anche contemporanea della storia. «Rigorosamente in bianco e nero – questo un po’ lucido per ricordare l’acqua – la scena riproduce una piazza, all’inizio quella di Venezia poi quella di Cipro, sulla quale si affacciano delle finestre, con dei corridoi che rappresentane delle vie di fuga. Tra i pochi oggetti è fondamentale, quale emblema del tradimento, il fazzoletto che viene anche usato come arma: c’è in tutte le battaglie per umiliare ed uccidere».

Oltre a Federica Fracassi le attrici in scena in questa produzione di Otello (le recite avranno luogo venerdì e sabato alle 20.30 e domenica alle 15.30) sono: Valentina Acca (Roderigo), Flaminia Cuzzoli (Cassio), Francesca Farcomeni (Brabanzio/Emilia), Federica Fresco (Doge/Ludovico/Bianca), Ilaria Genatiempo (Otello), Viola Marietti (Clown), Cristiana Tramparulo (Desdemona.