Gazzetta di Reggio

Cavriago, i “Capisaldi” del grande cinema sullo schermo del Novecento

Cristina Fabbri
Cavriago, i “Capisaldi” del grande cinema sullo schermo del Novecento

In rassegna i film d’autore o commerciali che hanno segnato un’epoca

24 gennaio 2024
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Cavriago Ci sono film e film. Oltre trecento sono quelli prodotti ogni anno. Alcuni non escono neppure nelle sale. Altri che vengono solo proiettati per pochi giorni. Altri, invece, che hanno lasciato un segno indelebile nella nostra vita culturale e sociale, fino addirittura a cambiare i nostri costumi quotidiani. Di fatto, veri e propri capisaldi. A cui Multisala Novecento ha scelto di dedicare una rassegna: “Capisaldi” appunto.

Piccolo e grande schermo

Fra il 1960, anno dell’ormai leggendario capolavoro di Fellini “La dolce vita”, e il 2000, la crisi del cinema in sala si è evoluta trasferendo la fruizione del pubblico di massa al piccolo schermo. Per paradosso si vedono più film oggi che un tempo, ma il cinema “uno”, ossia “Re dei media”, ha lasciato il posto ai “tanti” che scontano una visione non più collettiva (almeno in termini di presenza) ma individuale o domestica.I film che il cinema Multisala Novecento di Cavriago propone in questa rassegna – saranno cinque i giovedì dedicati tra gennaio e maggio - sono stati “eletti” dalla sala. E sono quelle pellicole che si sono distinte per il successo, buono o notevole, e i modi coi quali hanno interpretato la società e i bisogni di massa. Film d’autore, di genere e commerciali. Spettacolari e famosi per l’affermazione di registi, attori, invenzione di effetti o di mode.

I titoli

Se “La dolce vita” è un capolavoro immortale capace di interpretare un momento di svolta della società italiana e del suo costume, “La febbre del sabato sera” si è affacciato, con modalità di spettacolo popolare, sui cambiamenti del dopo ‘68 in tutto il mondo. “Il cacciatore” ha letto con particolare sensibilità la guerra in Vietnam e le conseguenze della sconfitta americana. “Palombella rossa” ha rappresentato un primo punto di arrivo dell’arte nuova di Nanni Moretti, mentre “Tutto su mia madre” è a tutt’oggi un manifesto della diversità, del suo valore provocatorio, e degli orizzonti sui quali proiettare le trasformazioni del vivere civile. Cinque film da vedere o rivedere. In sala. Perché la sala, assorbendo ogni innovazione tecnologica, non è più il luogo unico della visione ma, per la sua speciale natura, resta unica e insostituibile.

Le date

Tutte le proiezioni della rassegna “Capisaldi” saranno alle 21: giovedì 25 gennaio sarà la volta de “La dolce vita” di Federico Fellini. Il 22 febbraio “La febbre del sabato sera” di John Badham con John Travolta, Barry Miller e Karen Lynn Gorney. Il 28 marzo in scena “Il cacciatore” di Michael Cimino con Robert De Niro, Christopher Walken e Meryl Streep. Giovedì 18 aprile, “Palombella rossa” di Nanni Moretti. Ultimo appuntamento fissato per il 16 maggio con “Tutto su mia madre”, opera di Pedro Almodòvar con Penélope Cruz, Cecilia Roth e Paredes Candela.

Tutte le proiezioni saranno precedute dall’intervento di Tullio Masoni, critico cinematografico e, da oltre trent’anni, collaboratore della rivista “Cineforum”. Abbonamento per le cinque proiezioni a 15 euro. Ingresso per la visione di un singolo film: 6 euro. Per maggiori informazioni: Multisala Novecento, via del Cristo 5 a Cavriago - Tel. 0522/372015 - www.multisala900.it.