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Zero522, vertigini e grinta

Alice Benatti
Zero522, vertigini e grinta

La band ha pubblicato il suo primo Ep e sta lavorando a un album. «Chi siamo? Quattro ingranaggi diversi della stessa macchina»

30 gennaio 2024
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Reggio Emilia «Eravamo a Castelnovo Monti e durante una passeggiata ci siamo fermati in un pub dove stava suonando una band, che incredibilmente ci ha lasciato palco e strumenti quando abbiamo chiesto di poter fare qualche nostro pezzo. Siamo piaciuti: la gente ha cominciato a chiederci quando avremmo pubblicato un cd. Finché un ragazzo “resident” del locale, parlando con il nostro bassista, ha esclamato “Chiedilo a te”. Lì abbiamo capito che il titolo del nostro primo singolo doveva essere questo».

A raccontare come lo scorso anno è nato il loro EP sono gli Zero522, band nostrana che omaggia il prefisso della città che chiama casa. «“Chiedilo a te” denota la nostra grinta di emergere in un mondo fin troppo chiuso e rannicchiato su se stesso come quello musicale – riportano i quattro – è un grido a una società che come massima aspirazione ha i canoni di bello, ricco, griffato e protagonista a tutti i costi».

Quattro i pezzi registrati ai Kaboom Studio di Reggio Emilia che ne fanno parte ma hanno altri brani originali che aspettano solo di essere incisi nel loro primo album.Sono Emilio Nesci (voce), Elia Braglia (basso), Lorenzo Menozzi (chitarra) e Nicola Notari (batteria). «Elia e Emi si sono conosciuti 10 anni fa – raccontano i protagonisti di questa settimana di Replay – uno suonava nei FourTramps mentre Emi cantava nei Jolly Roger, band amiche con tanti live fatti assieme. Lorenzo invece faceva parte dei Davlors con Elia. Oggi siamo una bella famiglia, usciamo spesso e ci vogliamo bene». I loro brani nascono a seguito di emozioni, di vicende che licoinvolgono in prima persona e, perché no, anche di articoli di giornale. «Emi scrive i testi poi Ezzi e Lollo provano a trovare una quadra con la composizione».

Il brano che più riesce ad accenderli quando lo suonano live? “Vertigine” perché «ci fa tremare come se fosse la prima volta che portiamo un brano su un palcoscenico» ammettono i componenti della band, che si definiscono «quattro ingranaggi diversi della stessa macchina» che trova a Reggio Emilia la propria casa. «Tra chi di noi ci è nato e chi ci ha vissuto tutta la vita, questa città ci ha lasciato un segno ed è diventato il nostro porto sicuro». Di recente gli Zero522 si sono esibiti in piazza della Vittoria in centro storico e in diversi locali della provincia. «Chi volesse ascoltarci – invita la band – può farlo sulle piattaforme digitali mentre per le copie fisiche è possibile accedere al nostro store online o venire ai nostri concerti e fare due chiacchiere direttamente con noi al banchetto del merchandising».

E sui progetti futuri: «Stiamo terminando la formazione e strutturando i pezzi del nostro nuovo progetto. Vogliamo tornare a calcare i palchi il più presto possibile perché abbiamo tante cose da dire e parecchia energia. Guardando avanti restiamo con i piedi per terra, anche se suonare alla Rcf Arena sarebbe un sogno: più i palchi sono grandi e più possiamo fare casino».