Gazzetta di Reggio

Concerti

La Filarmonica della Scala al teatro Valli per un triplice anniversario

Giulia Bassi
La Filarmonica della Scala al teatro Valli per un triplice anniversario

Stasera sul podio Ingo Metzmacher, prima viola Daniel Formentelli. Sotto il segno di Musica/Realtà, Luigi Nono e Daniele Abbado

13 febbraio 2024
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Reggio Emilia Circa venti giorni fa a Milano c’è stata la prima del concerto della Filarmonica della Scala diretta da Ingo Metzmacher che approda questa sera (ore 20.30) al Valli. Un appuntamento straordinario, promosso da Reggio Parma Festival con Fondazione I Teatri che riveste un valore altamente simbolico celebrando i 100 anni di Luigi Nono, i 50 anni di Musica Realtà e i 10 anni dalla scomparsa di Claudio Abbado.

Il primo ciclo di Musica/Realtà, la rassegna di concerti dedicati alla musica contemporanea fondata da Claudio Abbado, Luigi Nono e Maurizio Pollini, si concluse proprio nel 1973 con un memorabile concerto diretto proprio da Abbado con l’Orchestra di Budapest, solisti il pianista Maurizio Pollini e il soprano Slavka Taskova Paoletti. Stasera sul podio Ingo Metzmacher, direttore, con Serena Sáenz soprano, Pierre-Laurent Aimard, pianoforte, Paolo Zavagna, regia del suono. Per l’occasione la prima viola dell’orchestra sarà Daniel Formentelli, reggiano d’adozione che da anni vive a Correggio.

«Alla Scala oltre a “Como una ola de fuerza y luz” di Luigi Nono – spiega Formentelli – abbiano eseguito la Sinfonia n.4 di Šostakovic, invece a Reggio portiamo la Sinfonia n.3 “Eroica” di Beethoven come nel famoso concerto di 50 anni fa. Tra l’altro i due concerti erano speculari anche allora dato che a Milano al posto di Beethoven, allora fu eseguita la Sinfonia n.4 di Cajkovskij. Un concerto emozionante, molto denso: Šostakovic è stato davvero tosto. Per quanto riguarda Luigi Nono è un autore che amo molto, avendolo suonato moltissimo quando lavoravo nell’Orchestra del Teatro La Fenice; tra i vari pezzi Fragmente-Stille per quartetto d’archi la cui preparazione ha comportato mesi di studio».

Contestualmente al concerto uscirà il primo volume della nuova collana Rpf Quaderni: strumento di resoconto e approfondimento in grado di restituire al pubblico i contenuti che innervano i progetti più significativi di ogni stagione di Reggio Parma Festival. A rappresentarlo l’immagine di un ex-voto etrusco ritrovato presso l’Enza, il fiume che separa e unisce le due province di Parma e Reggio Emilia. L’uccello che con il suo volo travalica i confini e la gamba il cui cammino va (e porta) lontano sono un simbolo che ben rappresenta gli obiettivi dell’Associazione. E i due punti valgono appunto per quello che sono: una porta aperta su tutto ciò che verrà. In questa prima pubblicazione, il volume è articolato in tre parti: la prima dedicata al concerto, con “Como una ola de fuerza y luz” di Luigi Nono e l’“Eroica” di Beethoven: Metzmacher, Aimard, Sáenz e la Filarmonica della Scala ripropongono lo stesso programma che 50 anni fa eseguirono Abbado, Pollini, Taskova e l’Orchestra di Budapest, in chiusura della prima edizione di M/R. La seconda parte è dedicata alle attività di M/R dal 1973 al 1978. La terza a Claudio Abbado.l