Gazzetta di Reggio

Boretto, una mostra di Ghizzardi sbarca in Francia

Andrea Vaccari
Boretto, una mostra di Ghizzardi sbarca in Francia

“Un bestiaire réinventé”: 65 opere provenienti dalla Casa Museo

14 febbraio 2024
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Boretto “Pietro Ghizzardi. Un bestiaire réinventé” è il titolo della mostra personale realizzata da Manas-Musée d’Art Naïf et d’Arts Singuliers di Laval (Francia) in collaborazione con la Casa Museo Pietro Ghizzardi. L’esposizione presenta una selezione di oltre 65 opere, per la maggior parte inedite, appartenenti alla collezione della Casa Museo Ghizzardi, che illustrano oltre trent’anni (dagli anni ’50 agli anni ’80) di produzione dell’artista irregolare.

La mostra – curata da Antoinette Le Falher e accompagnata da un catalogo di 121 pagine – ha inaugurato venerdì scorso e sarà visitabile fino al 19 maggio al Manas, il primo museo di arte “fuori dalle norme” d’Europa, istituito nel 1972, che custodisce nella propria collezione un autoritratto ghizzardiano del 1965. A vent’anni dalla retrospettiva Pietro Ghizzardi (2004) al Musée International d’Art Naïf Anatole Jakowsky di Nizza, la Francia, paese da sempre su posizioni avanzatissime nella ricezione e valorizzazione dell’arte irregolare e “hors-norme” in generale e alla produzione di Ghizzardi, nello specifico, torna ad ospitare un’ampia rassegna personale dedicata all’artista.

«Siamo molto felici – dichiara Lucia Ghizzardi, presidente della Casa Museo Pietro Ghizzardi – di potere aprire il 2024 con un evento espositivo così rilevante. La sensibilità istituzionale con cui la Francia storicamente accoglie e valorizza le parabole creative “fuori dagli schemi”, come quella ghizzardiana, ha reso molto stimolante il complesso processo di co-progettazione e co-curatela della mostra, che si è protratto per quasi due anni, e che è approdato ad un esito davvero sorprendente».

L’esposizione ha l’obiettivo di investigare la pittura di Ghizzardi analizzandone in particolare la rappresentazione del mondo animale e naturale, legata a doppio filo alla sua emblematica ritrattistica, presentando per la prima volta al pubblico francese non solo opere pittoriche ma anche plastiche (quattro sculture in bronzo) e manoscritte (il manoscritto dell’inedito “Il mio libro mondiale solare e lunare” 1986). Oltre alle opere d’arte, sono presenti in mostra documenti fotografici e audiovisivi dall’Archivio Storico Pietro Ghizzardi che inquadrano e approfondiscono aspetti della biografia e della produzione artistica dell’autore. La mostra si articola in un percorso suddiviso in quattro sezioni: “Un répertoire obsessionnel”, incentrata sulla ritrattistica sia di soggetti umani che animali; “Une morphologie en plans serrés”, dedicata all’esplorazione pittorica che Ghizzardi fa del paesaggio; “Un bestiaire réinventé”, sezione che dà nome alla mostra e si concentra sulla raffigurazione degli animali e sulla “reinvenzione” della fauna e “Un mal fantasmé”, che indaga la relazione tra il pittore e la spiritualità.

Questa mostra andrà ad aggiungersi alla partecipazione di tre collage dell’autore alla mostra “Epopee Celesti. L’Art Brut nella collezione Decharme”, dal 29 febbraio a Villa Medici, sede dell’Académie de France a Roma, così come si sta concretizzando la donazione di un’opera di Ghizzardi al Polo d’Art Brut del Centre Pompidou di Parigi. E dal 12 marzo al 14 agosto Ghizzardi sarà tra gli artisti di “L’esprit singulier. Collection Treger Saint Silvestre” alla Halle Saint Pierre a Parigil.