Gazzetta di Reggio

I Cccp riportano il punk a Berlino Ovazioni per loro, fischi a Scanzi

I Cccp riportano il punk a Berlino Ovazioni per loro, fischi a Scanzi

Il giornalista contestato con Ferretti che rivolge al pubblico il dito medio Da “Depressione caspica” ad “Amandoti”, due ore di grande spettacolo

26 febbraio 2024
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Reggio Emilia Ovazioni, fischi e diti medi. Il primo dei tre concerti dei Cccp a Berlino, sabato sera, è stato in qualche modo unico. Come unico, e inimmaginabile fino a qualche mese fa, è stato il ritorno della band dove tutto ebbe inizio nel lontano 1982, dall'incontro tra Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni. Oltre 40 anni dopo, i due, assieme ai partner storici Danilo Fatur e Annarella Giudici, sono tornati a stregare con i loro inni il pubblico berlinese. Ad accompagnarli Ezio Bonicelli al violino, Simone Filippi alla chitarra, Luca Rossi al basso e Simone Beneventi e Gabriele Genta alle percussioni.

Sono stati in 1.500 (tantissimi gli italiani giunti da ogni parte della penisola) a riempire l'Astra Kulturhaus dove è andato in scena “Cccp in Dddr”: i Cccp-Fedeli alla Linea hanno portato il loro mix di “punk filosovietico e musica melodica emiliana” nel pieno cuore della Deutsche Demokratische Dismantled Republik, “la Repubblica Smantellata di Germania Est”.

E se le ovazioni sono state tutte per i Cccp, i fischi e i “buuu” hanno accolto l’ingresso sul palco del giornalista Andrea Scanzi, voluto da Giovanni Lindo Ferretti e soci all’evento per un monologo sulla storia dell'iconica band. Scanzi aveva partecipato a ottobre al “Gran Gala Punkettone” dei Cccp al Valli di Reggio Emilia, lo show che aveva segnato il ritorno della band. Ma, in quel caso, niente fischi.

Lo stesso Scanzi ha pubblicato una clip sulle sue storie di Instagram commentando quanto successo: “Una bella selva di fischi, è stato meraviglioso. Mi sono sentito punk come nessuno, sono stato fischiato come i Cccp quando andavano ad Arezzo Wave”. E a proposito di fuori programma, ma neanche tanto, a margine della contestazione Lindo Giovanni Ferretti ha rivolto alla platea il dito medio commentando così: «Non vi piace chi non la pensa come voi».

Lo show è iniziato intorno alle 21.20 ed è partito da “Depressione caspica” seguita da “Morire” con il celebre motto “produci, consuma, crepa”. Non sono mancati i classici punk della band come “Emilia Paranoica”, “Punk Islam”, “Radio Kabul”, “Allarme”, “Curami”. Nel momento più mistico, con "Libera me domine", Annarella è tornata a vestirsi da suora. Ai momenti più duri, da “Bang Bang (My Baby Shot Me Down)" a “Kebab Träume” dei Daf (Deutsch Amerikanische Freundschaft) sono seguiti momenti più struggenti (“Annarella” e “Amandoti”).

«Un colpo al cuore», così Ferretti ha definito il ritorno a Berlino per poi ricordare che «si può non essere d'accordo e farlo diventare una risorsa».

Dopo quella di ieri, stasera ultima replica all'Astra Kulturhausregia di Fabio Cherstich.l

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