Gazzetta di Reggio

Grande musica barocca al Valli con la Messa in si minore di Bach

Grande  musica barocca al Valli con la Messa in si minore di Bach

Stasera con il Kammerchor e la Barockorchester Stoccarda

19 marzo 2024
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Reggio Emilia Ritorna al Teatro Valli, all’interno della stagione concertistica, la grande musica barocca che trova la sua massima espressione nell’opera di Bach di cui questa sera (ore 20.30) viene proposta la più celebre, assieme alle Passioni, delle composizioni sacre: la Messa in si minore che sarà interpretata dal Kammerchor e dalla Barockorchester Stoccarda, diretti da Frieder Bernius con le voci soliste di David Allsopp, contralto, Jo Holzwarth, tenore, Florian Just, basso.

Considerata un monumento musicale di dimensioni imponenti, presenta una varietà di stili e tecniche antiche e moderne, dalla fuga alla scrittura mottettistica, dal doppio coro alle arie, dai duetti al lamento.

Una creazione che, come ha scritto il musicologo Alberto Basso «sposa due riti e due confessioni e fonda in un unico corpo le due grandi espressioni del pensiero cristiano, la teologia della gloria di ascendenza cattolica e la teologia della croce di ascendenza luterana».

Pubblicato solo nel 1845, l’autografo riunisce brani scritti tra il 1724 e il 1749 e mai pensati per un’esecuzione unitaria.

La cronologia fissa al 1724 la composizione del Sanctus. Nel 1733 Bach inviò a Federico Augusto II il Kyrie e il Gloria. Il Credo, l’Osanna, il Benedictus, Agnus Dei e il Dona nobis sarebbero stati scritti tra il 1747 e il 1749; in quegli anni tutti i materiali vennero riuniti in un unico manoscritto. Questo capolavoro, autentico monumento in cui s’intrecciano arcaismo e modernità, richiede un ensemble vocale e strumentale di straordinaria virtuosità.

Bach dedicò tantissimi anni alla sua composizione, lavorando instancabilmente dal 1720 fino all’anno precedente alla sua morte nel 1750.

Il manoscritto autografo è stato tra l’altro insignito del titolo di Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, riconosciuto come un documento di inestimabile valore per la conservazione della memoria collettiva dell’umanità.

L’autorevolezza di Frieder Bernius ha ricevuto d’altra parte grandi consensi in tutto il mondo; è richiesto a livello internazionale sia come direttore d’orchestra sia come insegnante.

Frieder Bernius è il direttore artistico del Kammerchor Stuttgart, della Barockorchester Stuttgart, della Hofkapelle Stuttgart e della Klassische Philharmonie Stuttgart.

La pietra miliare della sua eccezionale carriera risiede nella fondazione del Kammerchor Stuttgart nel 1968, che velocemente è divenuto uno dei principali ensemble del suo genere.

La creazione della Barockorchester Stuttgart e della Klassische Philharmonie Stuttgart nel 1991 testimonia la versatilità stilistica di Frieder Bernius.

Mentre la Barockorchester si concentra sull’esecuzione di musica del XVIII secolo con strumenti d’epoca, la Klassische Philharmonie esegue brani dal XIX al XXI secolo con strumentazione moderna.

La nascita della Hofkapelle Stuttgart nel 2006 ha infine dedicato un vero e proprio ensemble alla musica del XIX secolo.l

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