Roberto Vecchioni al teatro Valli con “Tra il silenzio e il tuono”
Il tour fa tappa a Reggio Emilia il 19 dicembre per la rassegna “Leggera”
Reggio Emilia Dopo il successo della partecipazione alla 74esima edizione del Festival di Sanremo nella serata delle cover in duetto con Alfa con il brano “Sogna ragazzo sogna”che da sabato sarà sulle piattaforme digitali nella nuova versione, per Artist First e Dm Produzioni, Roberto Vecchioni torna al live con “Tra il silenzio e il tuono Tour” e il 19 dicembre (ore 21) sarà al Teatro Valli per una nuova data della rassegna Leggera, realizzata dall’Arci in collaborazione con la Fondazione i Teatri e grazie al sostegno del Gruppo Hera. I biglietti sono già in vendita al teatro Valli.
“Tra il silenzio e il tuono” prende il nome dall’ultimo lavoro letterario di Vecchioni in vetta nella classifica della narrativa italiana. Lo spettacolo, prodotto da Dm Produzioni, in programma nei teatri e nei luoghi più suggestivi d’Italia, nella prima parte è dedicato ai brani dell’ultimo album “L’Infinito” per poi lasciare spazio ad alcuni classici del repertorio del cantautore, in una narrazione che tiene insieme la musica, la parola e l’immagine.
Nel libro “Tra il silenzio e il tuono” edito da Einaudi, già dal titolo, autocitazione di “Chiamami ancora amore”, emerge il rimando autobiografico insieme all’analisi dei grandi temi che animano la passione dell’autore: la letteratura, la filosofia, la musica e il cinema.
«“Tra il silenzio e il tuono Tour” è un grande spettacolo di canti, immagini e monologhi. Il silenzio appartiene all’immaginazione, allo spirito, all’anima, mentre il tuono invece appartiene a quello che ho fatto e mi è stato fatto cioè alla vita, che pulsa molto: l’unico modo per quietarla è rivolgersi alla spirito – spiega Vecchioni – tutta la prima parte dello spettacolo è giocata sull’ultimo disco e sui personaggi che hanno battuto il destino, hanno combattuto il male, hanno amato la vita, gli altri e se stessi. Emerge un mio concetto recente, nuovo, di grande amore per tutto ciò che si fa e si vive. La seconda parte dello spettacolo, invece, è una specie di ritorno, uno sguardo sul passato con le canzoni di prima, che mostrano come si è arrivati al concetto di infinito attraverso pensieri particolari sull’amore, sul sogno, sull’esistenza, sul dolore, sulla gioia, sulla felicità… e come poi tutte queste piccole cose si siano ricomposte in un'unica idea, che è quella di amare la vita comunque sia, bella o brutta perché in realtà è sempre bella. Siamo noi che a volte la immaginiamo in un altro modo». Vecchioni è accompagnato du palco dalla band storica, costituita da Lucio Fabbri (pianoforte e violino), Massimo Germini (chitarra acustica), Antonio Petruzzelli (basso) e Roberto Gualdi (batteria).
Roberto Vecchioni è uno dei padri storici della canzone d’autore in Italia. Nella sua lunga carriera ha pubblicato 38 album, da “Parabola” (1971), che contiene “Luci a San Siro”, fino a “L’infinito” (2018). Nonostante la scelta, in controtendenza, di rinunciare alle piattaforme streaming e download per veicolare la sua musica solo attraverso i supporti tradizionali, “L’Infinito” viene certificato Disco d’Oro. È l’unico artista ad aver vinto il Premio Tenco (1983), il Festivalbar (1992, con la canzone “Voglio una donna”), il Festival di Sanremo e il Premio Mia Martini della critica (2011, con la canzone “Chiamami ancora amore”).l
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