Gazzetta di Reggio

Musica

Armellini: «Vorrei che il pubblico uscisse felice dai miei concerti»

Armellini: «Vorrei che il pubblico uscisse felice dai miei concerti»

Reggio Emilia: la pianista si esibisce questa sera 4 luglio 2024 ai Chiostri di San Pietro

04 luglio 2024
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Reggio Emilia «La mia casa è sempre stata piena di musica, perché i miei genitori sono musicisti. Mi ritengo fortunata per questo, ho potuto conoscere la musica mentre imparavo a parlare e per questo ho potuto assimilare moltissimo anche senza rendermene conto. I miei genitori mi sono sempre stati vicini nel mio percorso musicale e questo è sempre stato molto importante per me. Mi hanno trasmesso la loro enorme passione per la musica, e per questo sono davvero grata». Parla la pianista Leonora Armellini che si esibisce questa sera (ore 21.30), 4 luglio 2024, ai Chiostri di San Pietro per L’Estate della Fondazione I Teatri.

Diplomatasi a 12 anni, Leonora Armellini ha vinto il Premio “Janina Nawrocka” per la “straordinaria musicalità e la bellezza del suono” al Concorso Pianistico Internazionale “Chopin” di Varsavia (2010); l’esito è stato confermato nell’edizione del 2021, con un Quinto Premio. Armellini esegue questa sera le Sonate KV 144 e KV 14 di Scarlatti, brani dal balletto “Romeo e Giulietta” di Prokof’ev e di Chopin, Notturno op. 62 n. 1, Polacca op. 26 n. 1, Improvviso n. 2 op. 36 e Ballata n. 4 in fa minore op. 52.

Leonora, è stata la prima donna italiana ad arrivare in finale al Concorso di Varsavia.

«Ho sempre sentito un rapporto speciale con Chopin, e il concorso per me ha rappresentato quasi una sublimazione di questo. Sentivo la necessità di partecipare fin da quando ho iniziato a sentirne parlare e, dopo aver raggiunto la semifinale nel 2010, tornare era il mio grande sogno. Partecipare per la seconda volta a un concorso così prestigioso non è mai facile ma ho deciso di affrontarlo con tanta voglia di godermi l’esperienza, e il premio del 2021 ha per me un enorme significato personale, quasi come fosse la chiusura di un lungo percorso e l’inizio di uno nuovo».

Nel recital include di Prokof’ev Romeo e Giulietta: una scelta originale. Può descrivere le insidie di questo pezzo? E perché le piace?

«Romeo e Giulietta nasce dalla letteratura per l’orchestra e il balletto, è musica piena di colori e caratteri differenti che racconta una storia e mette insieme forme d’arte differenti. Una delle grandi sfide di un pianista è far uscire diversi timbri dal pianoforte e qui è davvero stimolante».

Apre con un omaggio a Domenico Scarlatti, autore sempre poco eseguito...

«Qualche anno fa ho seguito un corso di clavicembalo, e l’insegnante mi portava a ogni lezione alcune nuove Sonate di Scarlatti da leggere. In questo modo ho avuto la possibilità di conoscerne alcune che non avevo mai sentito, tra cui le due che eseguirò in questo concerto».

I suoi prossimi impegni?

«Mi aspetta un’estate ricca di concerti e viaggi e sto portando avanti due progetti: l’integrale della musica pianistica di Chopin per il Festival Cristofori di Padova e l’integrale dei Concerti di Mozart con l’Orchestra di Padova e del Veneto».

Cosa vorrebbe che emergesse dai suoi concerti?

«Credo che la musica sia un regalo per chi la ascolta e quello che vorrei è che il pubblico uscisse felice dai miei concerti. Quando salgo sul palco metto tutta me stessa e tutte le mie energie e cerco di consegnare al pubblico il mio modo più sincero possibile di intendere la musica».l