Gazzetta di Reggio

Domenica 1 settembre

La canzone d’autore di Bobo Rondelli alla Festa dell’Unità

La canzone d’autore di Bobo Rondelli alla Festa dell’Unità

Stasera protagonista all’Iren Green Park Arena

01 settembre 2024
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Reggio Emilia La Festa nazionale dell’Unità all’Iren Green Park questa sera (ore 21) accoglierà il grande Bobo Rondelli per un concerto che a partire dalla musica metterà in risalto un autore speciale dalla grande personalità.

L’inventore degli Ottavo Padiglione è tornato per cantare quelli che lui stesso chiama “i miei ciuchi da battaglia”, ovvero quei brani che lo hanno portato ad essere una delle voci più interessanti della canzone d’autore del panorama nazionale. Il cantautore livornese ha da poco pubblicato “Storie assurde”, un nuovo disco da ascoltare proprio come si potrebbe sorseggiare un bicchiere di vino al calar del sole. Una miscela di swing e brani d’autore, un libro di racconti sotto forma di canzoni dai toni irriverenti e testi politicamente scorretti, dove l’ironia racconta un mondo di vizi e maldicenze, oltraggi e trasgressioni, ma non mancano passaggi più intimi e riflessivi, come da sempre è nell’animo di Rondelli.

Con “Storie assurde”, dalla fumettistica copertina di Tommy (Tommaso Eppesteingher), Bobo Rondelli, porta su disco la sua anima quasi da cabaret e incide anche brani fino a oggi proposti solamente dal vivo. Quando il cantautore si mescola con l'attore e con l'imitatore, dà vita a un artista a cui non si può non voler bene. Il rapporto che lega il livornese a chi lo ascolta non è quello che lega fan e artista. È molto di più. È un rapporto in cui si imparano ad amare le ferite dietro il fare guascone e il sorriso sornione. Nel nuovo capitolo della discografia solista dell’artista livornese, cominciata nel 2001 dopo i tre dischi pubblicati con gli Ottavo Padiglione (a cui si è aggiunto “Ultima follia/Best a bestia” nel 2003), e proseguita con altre perle come “Disperati, intellettuali, ubriaconi”, “Per amor del cielo, o l’omaggio a Piero Ciampi, da livornese a livornese”. Cantautore, ma anche attore, Bobo ha lavorato con il regista Paolo Virzì, che lo ha reso protagonista nel documentario (uscito nel 2009) “L’uomo che aveva picchiato la testa” e gli ha dato una parte nel film “La prima cosa bella” del 2010. Al 2019, invece, risale l’uscita di “Cos’hai da guardare,” il romanzo autobiografico.

Ha al suo attivo due colonne sonore, quella di “Sud Side Stori” di Roberta Torre del 2000 e quella di “Andata e ritorno” di Alessandro Paci del 2003, in entrambi i film vi ha anche recitato. Bobo Rondelli non è solo un musicista, è un artista dai molti interessi e dalle molte inclinazioni che si diletta, oltre che con la musica anche con prosa, poesia e recitazione. Nel 2019 ha pubblicato infatti il romanzo, largamente autobiografico, “Cos’hai da guardare”, ed è proprio una storia contenuta in quel libro che ha ispirato la scrittura di “Sabrina”, il primo singolo estratto da “Cuore libero”, una canzone che riporta Bobo al tempo dell'infanzia, al tempo dell'innocenza e degli amori senza tempo.l © RIPRODUZIONE RISERVATA