Le Giornate Europee del Patrimonio fanno tappa a Casa Cervi
Gattatico: sabato e domenica arte e letture
Gattatico Sabato e domenica si terrà a Casa Cervi un fine settimana di arte e di letture, all’interno del Museo che racconta la vicenda dei Sette Fratelli Cervi e della Resistenza emiliana.
Due iniziative a ingresso libero che l’Istituto Alcide Cervi di Gattatico presenta in occasione delle Gep - Giornate Europee del Patrimonio, l’appuntamento che il ministero della Cultura promuove ogni anno. Un tema fortemente sentito dalla Regione Emilia-Romagna, che promuove la collaborazione fra realtà museali del territorio, in linea con il titolo Gep di quest’anno, “Patrimonio in cammino”.
Sabato alle 11, nella Sala Genoeffa Cocconi del Museo Cervi si terrà l’inaugurazione della mostra “Ponti di memorie. Il paesaggio umano di Carlo Tassi da Bondeno a Casa Cervi”, organizzata insieme alla Casa Museo Carlo Tassi: una collaborazione sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna nell’obiettivo di valorizzare due importanti Case Museo del territorio emiliano.
Carlo Tassi (1933-2011) è stato un pittore e scultore nato e cresciuto a Bondeno, paese in provincia di Ferrara vicino alle rive del Po. I soggetti più frequenti delle sue opere sono l’ambiente fluviale e il territorio padano, ma anche scene di vita contadina e rurale. «Luoghi che si incontrano e si riconoscono, attraverso l’arte», dice Albertina Soliani, presidente dell’Istituto Alcide Cervi.
All’inaugurazione interverranno Albertina Soliani, presidente dell’Istituto Alcide Cervi, e Mauro Felicori, assessore cultura e paesaggio Regione Emilia-Romagna. Introdurranno alla mostra Paola Varesi e Mara Vincenzi Tassi, direttrice della Casa Museo Carlo Tassi.
Domenica, dalle 11 alle 12,30 all’interno del Museo Cervi si terrà l’evento itinerante “La parola al patrimonio. Breve viaggio di narrazione fra gli oggetti di Casa Cervi”. La visita al Museo sarà accompagnata dalla lettura di brani dello scrittore, linguista e traduttore reggiano Riccardo Bertani. L’iniziativa sarà un’occasione preziosa per scoprire da vicino proprio gli archivi, i depositi del Museo, per anni esclusi dalla visita al pubblico e ordinati solo pochi mesi fa: si tratta di centinaia di svariati oggetti e doni curiosi appartenuti a Alcide Cervi, padre dei Sette Fratelli e delle sorelle Rina e Diomira, e alla sua Famiglia.
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